Napoli al rush finale: bocche cucite, Sarri pensa solo all’Atalanta di Reja

Edy Reja e Maurizio SarriEdy Reja e Maurizio Sarri

Lasciarsi andare adesso sarebbe un peccato, mortale. Vorrebbe dire rischiare di buttare al vento quanto di buono fatto in questa stagione. Nelle ultime tre gare di campionato infatti, Sarri e giocatori dovranno dimostrare di saper reagire dopo una pesante battuta d’arresto, cosa peraltro già riuscita in altri momenti del campionato. Non facile da digerire il ko con la Roma effettivamente, il terzo nelle ultime tre trasferte; sconfitta che ha messo in discussione quel secondo posto che fino a poco tempo fa sembrava in cassaforte.

Fortuna che, almeno sulla carta (e questo è bene non dimenticarlo mai), il calendario aiuta. Atalanta, Torino e Frosinone, con due di queste in casa, sembrano match non troppo ostici; le prime due infatti sono ormai squadre salve che non hanno più nulla da chiedere al campionato mentre i laziali, salvo miracoli, all’ultima giornata di campionato avranno già il destino segnato. Ma guai ad abbassare la guardia. Proprio ora la tenuta mentale, ancor di più di quella fisica, dovrà rispondere presente; mister Sarri dovrà lavorare sulla testa dei giocatori e tenerli sulla corda. Così da coronare una incredibile cavalcata, che a inizio anno sembrava impensabile, con quello che questa squadra in fondo merita: l’accesso diretto alla prossima Champions League. Che significa non solo fascino e prestigio, ma soprattutto introiti economici importanti e sicuri da reinvestire e anche un inizio preparazione per la prossima stagione posticipato rispetto a chi invece dovrà affrontare il preliminare. Differenze non da poco insomma.

Dunque subito sotto lunedì 2 maggio alle 21 contro l’Atalanta dell’ ex tecnico azzurro Edy Reja, rimasto nel cuore dei tifosi napoletani. L’allenatore friulano però, c’è da giurarlo, non farà sconti alla sua vecchia squadra, anzi. La preparazione degli orobici in vista della trasferta prosegue rigorosamente a porte chiuse, lontano da occhi indiscreti. Nell’ultimo allenamento, l’allenatore di Gorizia ha dovuto però rinunciare ad alcuni elementi, che sono: Bassi, Carmona, Pinilla, Paletta e Stendardo che proseguono i rispettivi lavori differenziati. E mentre continua il discutibile silenzio stampa di squadra e allenatore imposto dalla società partenopea, l’ex allenatore azzurro in conferenza non ha mancato di ricordare gli anni passati all’ombra del Vesuvio: ”Ho vissuto la risalita e a Napoli per questo me ne sono ancora grati. Mi fa piacere, ho ricordi importanti, ma adesso alleno l’ Atalanta e affronteremo questa partita con le giuste motivazioni, come abbiamo fatto contro qualsiasi avversario”. Poi, sono arrivati i complimenti al Napoli: ”Affrontiamo una squadra di grande valore, forse quella che quest’ anno ha espresso il miglior gioco e so quanto il San Paolo possa essere un fattore importante per loro. È un campo difficile ma mi piacerebbe fare una gara tonica e attenta, per metterli in difficoltà”. Dunque, occhi aperti.

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