Su Facebook la storia del calcio napoletano: una fanpage d’autore

Il Real LIceo Genovesi, campione campano studentesco nel 1928Il Real LIceo Genovesi, campione campano studentesco nel 1928

I social network parlano di tutto e di tutti. Nello sconfinato spazio virtuale offerto da Facebook si segnala la fanpage Giornali e giornalisti di calcio, gruppo pubblico che racconta fatti, personaggi e aneddoti del football napoletano degli anni passati. L’idea è di Gregorio Di Micco, un passato da calciatore ed un presente da cronista di razza. Gregorio, amico e collega, è testimone del nostro calcio dagli anni Cinquanta ai giorni nostri. Ha anche un curioso record, quello di aver fatto contemporaneamente il calciatore e il giornalista, agli albori della sua carriera.

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Dopo aver scritto pagine e pagine per “Sport7″, “Campania Sport”, “Sport Sud” e “Il Mattino”, ora abbraccia il mondo dei social con disinvoltura e ci offre una lettura mai rilassata che passa attraverso foto d’epoca, ritagli di giornale, cronache e ritratti in bianconero ma non sbiaditi. Di Micco sta condividendo così il patrimonio di informazioni che da anni alimenta e custodisce nella sua emeroteca personale, costruita nei decenni con migliaia di giornali sportivi tutti rigorosamente catalogati con precisione certosina.

Il prof. Domenico Conte (primo a sinistra), il personaggio al quale è intitolato lo stadio di Pozzuoli

Il prof. Domenico Conte (primo a sinistra), il personaggio al quale è intitolato lo stadio di Pozzuoli

E così puoi riscoprire le storie di Cosimo Vittorio Nocera, cannoniere di Secondigliano approdato in Nazionale negli anni Sessanta, di Aurelio Carella, il farmacista scopritore di talenti, di Domenico “Mimì” Conte, il professore rosso che amava calcio e politica, o dell’Internapoli degli anni d’oro con Chinaglia centrattacco. Sullo sfondo il Sud e la sua capitale, Napoli. Dove il calcio fa parte della storia, così come amava raccontare Guido Prestisimone molti decenni prima dell’arrivo di Diego Maradona. E proprio la figura di Prestisimone, sigaro spento e cappello d’ordinanza mai gualcito, ricorre spesso in questa fanpage che racconta i tempi che furono con l’occhio del presente. Senza rimpianti, come è giusto tra gente che ama il calcio. E il Sud che non si è mai pianto addosso e ha sempre giocato la sua partita.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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