Editoria: per la Fieg riforma subito dopo la pausa estiva

 ”La situazione delle imprese editrici di giornali è estremamente difficile. Nei primi mesi del 2010 sono almeno cinque i provvedimenti normativi intervenuti in modo disorganico nel settore e tutti con pesanti effetti per le imprese. Da ultimo il decreto del 30 marzo scorso, che ha sospeso, a partire dal 1° aprile, le tariffe postali agevolate per gli abbonamenti ai giornali”. Lo ha affermato il Presidente della Fieg Carlo Malinconico dopo l’incontro a Palazzo Chigi del Sottosegretario Paolo Bonaiuti con la Fieg. ”Una riforma organica dell’editoria – ha detto Malinconico – è quanto mai necessaria per assicurare, con una stampa vitale e ben equipaggiata per affrontare la sfida delle novità del settore, la presenza equilibrata dei diversi mezzi di comunicazione in un mix che è elemento essenziale di una moderna democrazia. Lo si deve alla funzione fondamentale della stampa, da un lato, ma anche alla straordinaria importanza della filiera della carta stampata, che è una realtà imprenditoriale di tutto rilievo con i suoi 241.860 addetti, con un fatturato molto significativo e un indotto di tutto rispetto. Si tratta di economia reale, localizzata nel nostro Paese”. ”Abbiamo, quindi, apprezzato – ha proseguito – l’iniziativa e l’impegno odierni del S.S. Bonaiuti e del Dipartimento dell’editoria e abbiamo formulato fin d’ora le nostre proposte, che vanno da una maggiore tutela del contenuto editoriale ad interventi a sostegno dell’innovazione e dell’occupazione, da una maggiore trasparenza del mercato pubblicitario al potenziamento della comunicazione istituzionale, dall’ammodernamento della rete delle edicole, alla promozione della lettura, alla razionalizzazione e alla moralizzazione delle provvidenze pubbliche”. ”Ma abbiamo anche sottolineato che la positiva conclusione dell’iter delle nuove tariffe postali per le spedizioni dei giornali in abbonamento, che comporterà un aggravio imprevisto per gli editori nel 2010 del 75% e del 62% dal 1° settembre 2011 sulla tariffa vigente all’inizio del 2010, ponendo fine a qualsiasi onere per lo Stato, che è stata possibile per il senso di responsabilità degli editori che hanno voluto impedire danni incalcolabili per le proprie imprese se fosse proseguita la tariffa piena, è condizione per la credibilità di ogni futuro intervento pubblico nell’editoria”. ”E’ assolutamente necessario – ha concluso Malinconico – che prima della pausa estiva il Governo, con gli strumenti che riterrà più opportuni, garantisca la certezza che a partire dal prossimo 1° settembre troverà applicazione il nuovo assetto tariffario concordato con Poste, assetto che almeno attenua il pesantissimo onere economico (+120%) posto a carico delle imprese editrici per effetto della sospensione delle tariffe postali agevolate”.

fonte: take agenzia Agi del 5 agosto 2010

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