Intercettazioni: spazi vuoti e fiocchi neri sui quotidiani italiani

Copertina vuota per Repubblica, con il bianco spezzato solo dall’immagine del post it giallo con una scritta contro la legge bavaglio; testata listata a lutto per Il Fatto; rubriche di prima pagina in bianco su La Stampa. Non sono stati pochi ieri i quotidiani che hanno usato la grafica per sottolineare il loro dissenso nei confronti del ddl sulle intercettazioni approvato giovedì al Senato con il voto di fiducia. L’invito era arrivato anche dalla Federazione nazionale della stampa, che aveva inviato ai direttori dei giornali due loghi per la protesta, con un fiocchetto nero al posto della “i” di informazione e lo slogan “informazione e libertà no al silenzio di Stato». Legge «ingiusta e inconcepibile in una democrazia avanzata», ha ribadito in serata il segretario generale della Fnsi, Franco Siddi.
La scelta più forte è stata quella del quotidiano diretto da Ezio Mauro, con la prima bianca dove campeggia la scritta “La legge-bavaglio nega ai cittadini il diritto di essere informati”. Per Repubblica «non sarà l’unica iniziativa», assicura il presidente del Gruppo Espresso Carlo De Benedetti. Che definisce incostituzionale e liberticida il ddl.
In bianco anche la rubrica di Massimo Gramellini e il mini-corsivo di Riccardo Barenghi sulla Stampa («Buongiorno e Jena escono oggi in bianco per abituarsi a quando la legge sulle intercettazioni impedirà loro di affrontare gli argomenti che nutrono da sempre i corsivi di satira e di costume»). La protesta è arrivata anche sulle prime pagine di molti quotidiani locali. Listato a lutto Il Tirreno, con un corsivo del direttore editoriale Bruno Manfellotto, così come tutti i quotidiani Finegil, che fanno capo al Gruppo Espresso. Tra questi la Gazzetta di Modena, Gazzetta di Reggio, La Nuova Ferrara, La Nuova Sardegna, Mattino di Padova, La Tribuna di Treviso, La Nuova Venezia, Il Centro, la Città.
A Bologna Il Resto del Carlino aveva un fondino in prima pagina intitolato “Questa legge limita il diritto di cronaca”. In Calabria, “Calabria Ora” è uscito con un bollo con la scritta “con la legge bavaglio non leggerete più articoli come questo”. In Puglia riquadro listato a lutto per La Gazzetta del Mezzogiorno. Sul Corriere del Giorno spazio bianco in taglio medio con il titolo in rosso: «Oggi niente giudiziaria in prima». In Sicilia l’Associazione della stampa di Siracusa ha chiesto ai colleghi di indossare un bottone nero in segno di lutto.
Protesta anche sui siti: quello dell’Agenzia Ansa pubblica gli appelli congiunti di Fieg e Fnsi. «La direzione e la redazione dell’Ansa – si legge – condividono preoccupazione e critiche del mondo dell’informazione per il provvedimento approvato dal Senato».

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