Volley uomini: Perugia cade dopo 33 vittorie consecutive, addio Coppa Italia

Sir Safety Susa Perugia-Gas Sales Bluenergy Piacenza.Giannelli (Perugia) contrasta sotto rete un attacco di Leal (Piacenza)

ROMA. Cade Perugia. Dopo 33 vittorie consecutive, la super squadra di Anastasi cede il passo a Piacenza nella semifinale di Coppa Italia Del Monte al PalaEur di Roma. Implacabile la formazione di coach Massimo Botti che ha ingranato subito le marce alte e preso in contropiede gli umbri, piazzando un 3-0 senza appello in un’ora e 23 minuti di partita. Dopo la vittoria in Supercoppa e quella nel Mondiale per club, la dominatrice del campionato è costretta così a rinunciare (da detentrice uscente) al terzo trofeo stagionale, cadendo alla partita numero 34. Piacenza se la vedrà in finale con l’Itas Trentino di uno scatenato Alessandro Michieletto, bomber che ha letteralmente ribaltato l’Allianz Milano nell’altra semifinale. Appuntamento domenica pomeriggio alle ore 16. In tribuna al PalaEur annunciato anche il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, grande appassionato di volley.

LA CADUTA DI PERUGIA

Nel primo set l’equilibrio è assoluto, anche se le due squadre sbagliano molto soprattutto in battuta. Ne viene fuori un finale mozzafiato con il Gas Sales Bluenergy Piacenza che ingrana il servizio e chiude la prima frazione 30-28 dopo 33 minuti di grandissimo volley. La seconda frazione sembra ricalcare il copione delle recenti prestazioni di Perugia, capace di macinare gioco senza fermarsi quando c’è da rimontare. La prima metà del set è senza storia, poi all’improvviso agli umbri si inceppa di nuovo la battuta (alla fine del parziale saranno 9 quelle sbagliate sulle 21 totali) e anche sottorete le cose peggiorano drasticamente. Piacenza rosicchia punti, pareggia e poi di slancio con i colpi di Simon e Romanò si prende anche il secondo set (25-20 in 25’). Le certezze di Anastasi iniziano a vacillare, nell’intervallo tra seconda e terza frazione rinfresca le idee ai suoi che non sembrano proprio nella loro giornata migliore.

L’equilibrio si palesa anche nel terzo set. La carica di Piacenza è però tale che permette ai biancorossi di portarsi avanti quel tanto che basta per mettere il muso avanti nella fase cruciale della frazione. Simon sotto rete è implacabile, il centrale risulta decisivo nel momento in cui gli umbri sfiorano il pari (19-18). Leal approfitta delle sbavature a muro della Sir Safety Susa Perugia che così si ritrova sotto di tre lunghezze dopo un ace i Simon e una veloce di Romanò (22-19). Leon mette fuori la schiacciata che vale davvero tanto, ace di Simon e primo match ball Piacenza annullato dallo stesso Leon. Ace degli umbri e Botti chiama il time out (24-22) per spiegare ai suoi che la partita andrebbe chiusa. Ci pensa Herrera spiaccicare sulla rete il servizio, consegnando la partita e la finalissima di Coppa Italia a Piacenza.

Leal (11 punti) e Simon (10) i trascinatori di Piacenza insieme a Romanò (13 punti e 45% in attacco per lui), grande prova anche del libero Leonardo Scanferla a testimoniare la eccellete prova corale dei biancorossi. Perugia con parecchie note dolenti: Giannelli come al solito all’altezza in regia ma con soli due punti all’attivo, totalmente fuori sintonia Ropret (entrato solo nel secondo set), meno incisivo del solito anche Leon (8 punti). Tiene bene il campo tra gli umbri Kamil Rychlicki (11 punti), bene Flavio anche se a intermittenza, un po’ come tutta la sua squadra.

LA VITTORIA DI TRENTO

Il primo set fa capire subito che Milano ci crede di più. E’ guizzante la formazione di Roberto Piazza che regge l’urto della forza di Michieletto e Lavia, punte di diamante della Nazionale di Fefè De Giorgi campione del mondo. Il giapponese Ishikawa e il cubano Mergarejo portano avanti i lombardi nella fase cruciale della partita (19-16) ma Trento non ci sta e reagisce raggiungendo il pari proprio sul più bello (19-19). La forza a muro del serbo Podrascanin e la devastante precisione di Michieletto tengono il punteggio in equilibrio. Ci pensa Dzavoronok a procurarsi il primo set ball, subito annullato dall’irrefrenabile Ishikawa (24-24). Sotto rete diventa una sfida tra il giapponese volante e l’azzurro Michieletto (28-28). L’argentino Loser si procura l’ennesimo set point, Porro alla battuta sbaglia e sembra non finire mai (30-30). Serve l’occhio di falco per assegnare gli ultimi caldissimi punti anche se non si sblocca il punteggio (32-32). Chiude l’interminabile set il protagonista assoluto della frazione, Yuki Ishikawa, portando Milano avanti (35-33 in 36’). La seconda frazione si apre nel segno di Matey Kaziyski. Il bulgaro permette a Trento di mettere il muso avanti anche se di poco (7-8). Non basta il fattore Michieletto, irresistibile quando schiaccia ma falloso in ricezione, e così Milano si riporta avanti con il solito Ishikawa (15-14). Sbertoli riprende per mano la sua squadra e Kaziyski, da esperto esecutore, riporta sopra Trento (19-21). Esce Lavia e Milano in un battibaleno si riporta avanti e guadagna tre set ball. Fallito il primo, è un errore in battuta di Gabriele Nelli a regalare il punto decisivo all’Allianz che si porta sul 2-0 (25-22 in 28’).

Nel terzo set sale di giri l’Itas Trentino, sbaglia invece un po’ troppo l’Allianz che si ritrova sotto di cinque (7-12) sotto i colpi di Sbertoli, Podrascanin e Lavia. Rientra il capitano dei lombardi, l’esperto Matteo Piano, che con i suoi centimetri prova a dare la spinta giusta ai suoi. Entra anche qualche seconda palla ai lombardi, ma Michieletto e Kaziyski portano avanti di sei l’Itas (15-21). Esce dolorante Ishikawa e l’Allianz va in apnea. Ci pensa il 38enne Kaziyski a chiudere i conti: Trento si rimette in carreggiata dimezzando lo svantaggio: 2-1 (19-25 in 25’). Nella quarta frazione rientra in campo il folletto Ishikawa ma dopo poco deve di nuovo uscire perché non ce la fa. Milano non regge l’urto degli attacchi di Michieletto e si ritrova sotto di quattro (6-10), costringendo Piazza al time out tattico. Si sbaglia molto in battuta, più Milano ma anche Trento non scherza. Alla lunga viene fuori il maggiore peso dell’Itas Trentino che prende il largo (14-23) nonostante l’Allianz provi a restare in carreggiata con qualche buon colpo dell’iraniano Ebadipour. La squadra di coach Lorenzetti chiude il set in crescendo e si porta in parità: 2-2 (16-5 in 23’).

La seconda finalista si decide dunque al tie break. E’ lo show di Michieletto a dare la svolta alla partita. Al cambio di campo Trento ha il doppio dei punti di Milano (8-4) che continua a fare a meno del giapponese Ishikwa che resta ai box. Gli applausi dei diecimila del PalaEur sono tutti per Ale Michieletto, il 2001 che è il migliore schiacciatore al mondo. Milano gioca con il libero Pesaresi praticamente fisso in campo. E’ la resa, l’Itas va in finale con la schiacciata decisiva di Michieletto, l’uomo in più di Trento che vince 3-2 (15-9 il tie break). Ripetuto l’esito dell’anno scorso, stessa semifinale e sempre l’Itas ad andare in finale.

Articolo pubblicato sul sito de La Stampa sabato 25 febbraio 2023 (consultabile a questo link)

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