Spettacolo e gol all’ultimo test con la Repubblica Ceca, a Bologna l’Italia accende i sogni Europei

Italia-Repubblica CecaItalia-Rep. Ceca: Lorenzo Insigne e Ciro Immobile esultano dopo il gol del 3-0

INVIATO A BOLOGNA
Scaramanzia e tradizione avrebbero imposto un risultato sciapo e una brutta partita. Da sempre indigesta l’ultima amichevole prima di un Europeo o di un Mondiale, salvo poi ribaltare tutto in parecchie occasioni. E invece no, Mancini e la sua Italia non recitano il copione a cui eravamo affezionati e ci mettono anima e corpo per giocare e vincere contro una Repubblica Ceca che non sarà la favorita di Euro 2021, ma non è proprio l’ultima arrivata. Vincono ancora gli azzurri (ottava di fila), anzi stravincono: 4-0. Mancini mette dentro la sua formazione titolare, c’è anche Jorginho fresco di Champions. Nel finale si vede anche Giacomo Raspadori, all’esordio in azzurro lui che è jolly tirato fuori da Mancini al momento delle convocazioni.
È un collaudo anche per la Repubblica Ceca, all’Europeo nel Gruppo D con Croazia, Inghilterra e Scozia. L’esordio il giorno 14 contro gli scozzesi.
A dire il vero a partire forte è proprio la Repubblica Ceca che infila la nostra difesa un paio di volte di seguito nei primi minuti di gara. Fisicamente i nostri avversari sembrano ben piantati, difficile spostarli soprattutto nei frequenti contrasti a centrocampo. L’Italia viene fuori quando riesce a verticalizzare, mettendo in condizione Insigne, ieri trentenne, di battere a rete dal centro dell’area di rigore. Ruvido l’impatto dei nostri, si fanno male prima Chiellini e poi Bonucci che però rientrano in campo acciaccati ma gagliardi. Proprio mentre Bonucci si fa medicare, gli azzurri in dieci rischiano grosso ma poco dopo, una volta ristabilita la parità numerica, passano in vantaggio con una spizzicata di Insigne per Immobile: il tiro da due passi viene sporcato da un difensore e finisce alle spalle di Pavienka (23’). Si abbracciano come ai tempi del Pescara di Zeman i due protagonisti dell’azione, napoletani doc, consapevoli di giocarsi parecchio nell’Europeo che sta per iniziare. Ancora Immobile, di testa, sfiora il raddoppio poco dopo. Con il passare dei minuti gli azzurri prendono le misure all’avversario, imponendo una evidente superiorità di palleggio. I cechi accorciano ulteriormente gli spazi, difficile venirne fuori con fraseggi degni di tale nome. Ma proprio la mancanza di centimetri tra i corpi favorisce gli azzurri: Barella scende palla al piede e converge, gli viene incontro l’altro 18 di maglia (Boril) che scheggia il tiro scoccato dall’azzurro già in precario equilibrio. Ne viene fuori una parabola tutta storta che beffa Pavlenka e porta sul 2-0 l’ItalMancini. È il 42’, succede poco altro nonostante due minuti di recupero.
Nella ripresa la Repubblica Ceca cambia mezza squadra, mentre Mancini le prime sostituzioni le fa soltanto al 63’ quando escono Jorginho, Spinazzola e Chiellini. In attacco invece restano quei tre che sembrano trovare l’intesa piu’passano i minuti. Insigne cerca il gol in tutti i modi, come al 57’, e alla fine ci riesce grazie al compare Immobile che gli restituisce l’assist e lo mette nella migliore posizione possibile per battere a rete: l’inconfondibile tiro a giro da sinistra del 10 napoletano non perdona al minuto 21.
C’è solo l’Italia ormai in campo, Insigne è scatenato e offre un assist al bacio a Berardi che dal vertice destro dell’area di rigore ceca cala il poker al 73’. Tutto bello e senza una grinza. È la plastica conferma delle scelte fatte da Mancini. La formazione per l’esordio con la Turchia, tra sei giorni all’Olimpico, è quella che ha giocato dal primo minuto qui al Dall’Ara davanti a mille testimoni. Ci sarà da divertirsi con l’Italia formato Eurolandia.
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LE PAGELLE
Insigne fa festa
con Immobile
Fiducia Berardi
Bonucci resiste

Donnarumma 6
per lui sono i primi minuti quelli più difficili, poi normale amministrazione.
Florenzi 6.5
non si tira mai indietro, del resto è la cifra della sua carriera (86’ Toloi, s.v.).
Bonucci 6.5
ci mette quel qualcosa in più che gli permette di resuscitare dopo un intervento da ko nel primo tempo.
Chiellini 6.5
capitano, mio capitano. Gli anni passano, ma lui continua a sbagliare il meno possibile e a sfiorare il gol (dal 63’ Acerbi, s.v.).
Spinazzola 6.5
si propone poco, ed è un peccato. Fisicamente tiene botta ai fisicacci cechi (63’ Emerson, s.v.).
Barella 7
è un perno di questa formazione, il gol lo cerca e lo trova anche se per caso.
Jorginho 7
compito difficile, ma cosa volete che sia per uno che ha appena vinto la Champions (63’ Cristante, s.v.).
Locatelli 6
si sgancia spesso, sua una delle prime occasioni da gol.
Berardi 6.5
l’attacco ha bisogno di lui, i difensori avversari ne farebbero volentieri a meno visto che svaria molto e segna pure (78’ Chiesa, s.v.).
Immobile 7
segna in una partita che conta e fa assist (78’ Raspadori, s.v.).
Insigne 7.5
gol e assist, la maglia numero 10 gli sta a pennello nel giorno del compleanno.
A.D.M.
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Articolo pubblicato sabato 5 giugno 2021 sui quotidiani del gruppo Gnn

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