Juventus-Napoli 0-1: gli azzurri dominano a Torino, Koulibaly firma il trionfo. Sarri: «Restano loro i favoriti»

Juventus-Napoli 0-1Kalidou Koulibaly colpisce di testa e segna il gol decisivo contro la Juventus (foto Ansa.it)

Si riapre il campionato, il Napoli vince per la prima volta all’Allianz Stadium, dopo 7 ko su 7 nei precedenti, e lo fa nella serata più importante, riportandosi a -1 dai bianconeri. Sarà un rush finale appassionante come non si vedeva da anni, con un possibile arrivo al fotofinish, mentre appena quattro giorni fa, nel mezzo del turno infrasettimanale, la Juventus era salita a un virtuale +9 che. Lo scontro al vertice lo decide al 90′ un difensore, Koulibaly, che spedisce un pallone d’oro, con un colpo di testa, alle spalle di Buffon, proprio sotto la curva che pochi minuti prima l’aveva bersagliato di «buu buu» a sfondo razzista. Restano ancora 3′ da giocare, ma la Juventus è sotto choc, rivede anche i fantasmi di Madrid, là un altro copione ma lo stesso finale amaro. E adesso dovrà difendere un misero punticino.

La partita
Il Napoli vince con pieno merito, senza mai perdere la pazienza, anche se la Juventus ha sempre linee difensive impenetrabili. Ma gli azzurri di Sarri a loro volta concedono pochissimo in attacco ai bianconeri (il palo di Pjanic con deviazione di Albiol in barriera, nel primo tempo è l’occasione migliore). E questo la dice lunga sulla maturità del Napoli, con Allan e Mario Rui tra i migliori. La Juventus paga una partita troppo attendista e l’intenzione, magari solo a livello inconscio, di potersi accontentare di un pareggio. Allegri prova a mischiare le carte, ma non trova mai la soluzione giusta, né Dybala all’inizio né Cuadrado poi e neppure Manduzkic nel finale. E paga la partita-no di un irriconoscibile Douglas Costa. Allegri dipana la matassa della formazione e dell’assetto tattico varando in pratica un 4-1-1-1 con Dybala davanti alla media e dietro a Higuain. La Joya viene così preferita a Mandzukic, come Asamoah e Howedes vincono la concorrenza di Alex Sandro e Barzagli. Nessuna sopresa da Sarri, con Mertens in campo e Milik in panchina. La curva sud bianconera ironizza: «Voi sognavate trionfi rimasti illusioni. Noi diventavamo campioni», il poco azzeccato “benvenuto” ai sostenitori degli azzurri, riammessi (tranne che i residenti in Campania) nel settore ospiti dopo 4 anni di inibizione.

Primo tempo
È subito brivido, con palla svirgolata in area da Insigne dopo un rimpallo favorevole. Il gioco del Napoli è sicuramente più bello, e d’altronde Allegri non se ne è mai crucciato, la Juve vorrebbe imporre la sua maggio fisicità. Ma c’è un contrattempo per i bianconeri: Chiellini accusa un problema muscolare già dopo poco più di un minuto., resiste un po’ ma all’11’ deve uscire: gli subentra Lichtsteiner e Howedes passa centrale. Palo bianconero, sulla punizione di Pjanic, deviata sul legno da Albiol in barriera. Il Napoli oltre che essere più bello è efficace, la Juve invece accetta di subire. E si fa ammonire tre giocatori, Asamoah, Benatia e Pjanic, nei primi 27′. Mertens imbuca per Hamisk, il diagonale va esterno (24′). C’è una mini rissa tra Insigne e Khedira per una rimessa restituita in modo non gradito dall’attaccante napoletano. La Juve si becca fischi dai suoi tifosi per alcuni retropassaggi, il Napoli sale di tono ma non riesca a sfondare.

Secondo tempo
Nella ripresa Allegri rimescola la squadra, Sarri gli risponde, il Napoli è sempre lì a menare la danza, la Juve aspetta di piazzare la botta con cinismo, Buffon para anche quando Callejon è in fuorigioco, salva all’89’ ma sul calcio d’angolo si deve arrendere: Callejon pesca in area Koulibaly, è l’1-0 che pareggia lo stesso risultato della Juve, all’inizio di dicembre, al San Paolo.

Sarri: «Mi sono divertito ma Juve è favorita». La delusione di Allegri per «una partita bruttissima», la soddisfazione di Sarri per la prima vittoria all’Allianz Stadium del Napoli: «Io per ora mi sono divertito», dice il tecnico degli azzurri. I tre punti che hanno permesso al Napoli di arrivare a -1 dalla capolista Juventus sono il risultato di una partita «non perfetta – prosegue Sarri -, anche se non abbiamo concesso niente: venire allo Stadium per fare la partita, mettere la Juventus nelle condizioni di poter giocare solo sulle ripartenze, è difficile per tutti». Invece il Napoli «non ha concesso niente, forse qualcosa sulle palle ferme vista la loro fisicità», facendo contenta «una tifoseria straordinaria come la nostra». Una vittoria che è una «soddisfazione singola» dato che «dobbiamo essere lucidi, la Juventus è ancora avanti di un punto: dobbiamo pensare a Firenze senza volare con la fantasia, le possibilità sono poche». Lo scontro scudetto seguito dalle tv di tutto il mondo era cominciato con un fuori programma, il dito medio rivolto da Sarri ai tifosi bianconeri dal pullman del Napoli, all’arrivo all’Allianz Stadium. Ironia della sorte, sono proprio alcuni tifosi juventini della Campania a cominciare a fare girare sui social il video con il gesto incriminato. In chiusura la spiegazione di Sarri: «Ho risposto a un gruppo di persone che ci stavano insultando e stavano sputando – spiega il tecnico del Napoli -. Mai lo farei perché uno è tifoso della Juventus. Il 99% ci ha accolto bene, i tifosi della Juve non c’entrano niente».

Allegri «restiamo in vantaggio e ora ci divertiamo noi». Decisiva per Allegri sarà «la sfida di sabato con l’Inter», non prima però di aver «azzerato tutto in un giorno e mezzo dato che domani avremo riposo: restiamo comunque in vantaggio di un punto». Partita «bruttissima da parte nostra e loro, in cui abbiamo avuto difficoltà» come in occasione del gol partita di Koulibaly: «Il Napoli ha meriti sulla vittoria, non ci sono state tante occasioni ma abbiamo marcato male sull’angolo e abbiamo preso il gol». Una squadra che è sembrata stanca, sulle gambe, stordita dal possesso di palla degli azzurri: «A Crotone avvisaglie ce n’erano state – ammette Allegri -, dobbiamo preparare la gara decisiva del campionato. La peggior Juve? Non so, ma sabato sera bisogna essere bravi, preparare la gara e nel calcio non è semplice nessuna partita. Fino al 20 maggio il campionato sarà aperto. Ma ai ragazzi – sbuffa Allegri -non posso dire niente, noi giochiamo 57 partite in un anno, gli altri no. E questa settimana ci divertiamo noi».

Festa a Napoli, in migliaia a Capodichino al rientro degli azzurri. Migliaia di persone sul lungomare, caroselli di auto, sirene spiegate, fuochi d’artificio. La città di Napoli è in festa per la vittoria degli azzurri all’Allianz Stadium sulla Juventus. Subito dopo il fischio finale di Rocchi la gente si è riversata in strada. In tutti i quartieri della città le strade che per tutta la durata della partita si erano svuotate del tutto, si sono riempite di gente. Un gran numero di persone si è diretto sul lungomare che ben presto si è riempito di tifosi. In certi momenti è sembrato di assistere ai festeggiamenti della notte di Capodanno. Migliaia i sostenitori azzurri che si sono diretti all’aeroporto di Capodichino per attendere la squadra al ritorno da Torino. Le forze dell’ordine hanno predisposto un servizio d’ordine per evitare problemi all’arrivo della squadra dovuti all’entusiasmo dei tifosi. Già sabato al momento della partenza della squadra alcune migliaia di tifosi avevano accompagnato il pullmann della squadra sia alla partenza dallo stadio San Paolo, sia all’aeroporto. I festeggiamenti per la vittoria hanno trovato grande eco anche sui social dove i tifosi azzurri si sono scatenati nei commenti. La società sul profilo twitter ha pubblicato una foto dei festeggiamenti nello spogliatoio sotto il testo: “Esultate tutti con noi”.

JUVENTUS-NAPOLI 0-1 (0-0)
Juventus (4-4-1-1): Buffon 6.5, Howedes 5.5, Benatia 5.5 Chiellini sv (11′ pt Lichtsteiner 5), Asamoah 5.5, Douglas Costa 5 (26′ st Mandzukic 6), Khedira 5.5, Pjanic 5.5, Matuidi 5.5, Dybala 5 (1′ st Cuadrado 5.5), Higuain 5. (16 Pinsoglio, 23 Szczesny, 12 Alex Sandro, 15 Barzagli, 24 Rugani, 30 Bentancur, 33 Bernardeschi). All.: Allegri 5.
Napoli (4-3-3): Reina 6, Hysaj 6, Albiol 6.5, Koulibaly 7.5, Mario Rui 6.5, Allan 7 (35′ st Rog sv), Jorginho 6, Hamsik 6 (22′ st Zielinski), Callejon 6.5, Mertens 5.5 (16′ st Milik 6.5), Insigne 6.5. (1 Rafael, 22 Sepe, 11 Maggio, 19 Milic, 21 Chiriches, 27 Machach, 37 Ounas, 42 Diawara, 62 Tonelli). All.: Sarri 7.5.
Arbitro: Rocchi 6.
Reti: nel st 45′ Koulibaly.
Note: spettatori 40.114 (presenti 11.818; abbonati 27.457; ospiti 839) per un incasso di € 2.367.687,00 (Record del campionato di Serie A). Angoli: 3-3. Recupero: 2′ pt e 3′ st. Ammoniti: Asamoah, Benatia, Albiol, Pjanic per gioco scorretto. Var: 0.

LA SITUAZIONE/SERIE A
Risultati (XXXIV giornata, 22/4, ore 15):
 Atalanta-Torino 2-1; Cagliari-Bologna 0-0 (giocata ore 12.30); Chievo-Inter 1-2; Genoa-Verona 3-1 (giocata 23/4, ore 20.45); Juventus-Napoli 0-1 (giocata ore 20.45); Lazio-Sampdoria 4-0; Milan-Benevento 0-1 (giocata 21/4, ore 20.45); Sassuolo-Fiorentina 1-0 (giocata 21/4, ore 18); Spal-Roma 0-3 (giocata 21/4, ore 15); Udinese-Crotone 1-2.
Classifica: Juventus 85; Napoli 84 punti; Lazio, Roma 67; Inter 66; Atalanta 55; Milan 54; Fiorentina, Sampdoria 51; Torino 47; Genoa 41; Bologna 39; Udinese 33; Cagliari 32; Sassuolo 31; Chievo, Crotone 31; Spal 29; Verona 25; Benevento* 14. (* matematicamente retrocesso in serie B)
Prossimo turno (XXXV giornata, 29/4, ore 15): Atalanta-Genoa; Benevento-Udinese; Bologna-Milan; Crotone-Sassuolo (ore 12.30); Fiorentina-Napoli (ore 18); Inter-Juventus (28/4, ore 20.45); Roma-Chievo (28/4, ore 18); Sampdoria-Cagliari; Torino-Lazio (ore 20.45); Verona-Spal.
Classifica marcatori
29 reti: Immobile (7 rigori-Lazio). 26 reti: Icardi (5-Inter). 21 reti: Dybala (3-Juventus). 18 reti: Quagliarella (6-Sampdoria). 17 reti: Mertens (4-Napoli). 15 reti: Higuain (1-Juventus). 14 reti: Dzeko (Roma). 11 reti: Perisic (Inter); Luis Alberto (Lazio); D. Zapata (Sampdoria); Iago Falque (Torino). 10 reti: Ilicic (2-Atalanta); Simeone (Fiorentina); Milinkovic-Savic (Lazio); Lasagna (Udinese). 9 reti: Pavoletti (Cagliari); Inglese (1-Chievo); Belotti (Torino). 8 reti: Cristante (Atalanta); Verdi (Bologna); Veretout (2-Fiorentina); Khedira (Juventus); Callejon e Insigne (Napoli); Politano (Sassuolo); Antenucci (3-Spal). 7 reti: Diabatè (Benevento); Thereau (4-Udinese-Fiorentina); Cutrone (Milan). 6 reti: A. Gomez (2-Atalanta); Destro (Bologna); Barella (1-Cagliari); Chiesa (Fiorentina); De Vrij (Lazio); Bonaventura e Suso (Milan); Hamsik (Napoli); Babacar (2-Fiorentina/Sassuolo); Under e El Shaarawy (Roma); Ljajic (Torino); Paloschi (Spal); Barak (Udinese). 5 reti: Freuler (Atalanta); Joao Pedro (1-Cagliari); Trotta (2-Crotone); Lapadula (2-Genoa); Mandzukic (Juventus); Kalinic (Milan); Koulibaly (Napoli); Perotti (2-Roma); Caprari (Sampdoria); Obi (Torino). 4 reti: Petagna (Atalanta); Palacio (Bologna); Stepinski (Chievo); Budimir e Simy (Crotone); Benassi (Fiorentina); Pandev (Genoa) Brozovic e Skriniar (Inter); Alex Sandro, Pjanic, Cuadrado, Bernardeschi (Juventus); Parolo e Bastos (Lazio); Kessiè (1-Milan); Allan e Zielinski (Napoli); Nainggolan (Roma); Torreira (Sampdoria); Niang (Torino); De Paul (1) e Jankto (Udinese); Kean e Pazzini (4-Verona).

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