Juventus-Atalanta 2-0: recupero facile facile, i bianconeri a +4 sugli azzurri. Allegri: «È ancora lunga»

Juventus-Atalanta 2-0Medhi Benatia con la maglia strappata viene rimproverato da Massimiliano Allegri (foto Agf)

La Juventus piazza il dodicesimo sigillo consecutivo del suo percorso superando per 2-0 l’Atalanta all’Allianz Stadium nel recupero della settima giornata di ritorno. Una vittoria arrivata senza sudore e senza fatica, ma che ha portato in dote alla squadra di Allegri il +4 sul Napoli, diretta inseguitrice dopo il sorpasso della scorsa domenica. Alla rete di Higuain nel primo tempo è seguito il raddoppio di Matuidi al 36′ della ripresa, il colpo che ha messo fine alla resistenza dell’Atalanta di Gasperini: in precedenza il giovane difensore atalantino Mancini aveva deciso di chiudere la sua partita prima del tempo commettendo due falli in poco più di un minuto, costringendo l’arbitro Mariani a estrarre per due volte il cartellino giallo. Massimo risultato con il minimo sforzo per la Juventus, nonostante la rabbia nel finale di Allegri per l’ammonizione di Benatia: il difensore, in occasione del gol di Matuidi, si è “allacciato” con De Roon, scatenando una mezza-rissa punita da Mariani con l’ammonizione per entrambi e quindi con la squalifica per Benatia. Dopo un inizio incoraggiante, la resistenza dell’Atalanta è andata via via scemando: opposizione che non è parsa un distillato di energia e determinazione, nonostante nell’undici iniziale il tecnico nerazzurro avesse ridotto il turnover al minimo. Buffon è stato totalmente inoperoso per tutta la durata del match, con l’unico tiro nello specchio, una punizione di Ilicic, deviata in angolo da Higuain, mentre Gomez ha dimostrato ancora una volta di vivere un momento decisamente negativo. Unico brivido per la difesa bianconera al 4′ della ripresa, quando Mancini, su calcio d’angolo di Gomez, ha gelato l’Allianz Stadium sfiorando il gol del pareggio che avrebbe riaperto la partita e, di conseguenza, anche la corsa scudetto. È arrivata invece la 23/a vittoria della Juventus nelle ultime 27 partite contro l’Atalanta, con quattro pareggi che completano il bilancio: propellente prezioso nella corsa scudetto della capolista del campionato, volata a +4 sul Napoli.

Allegri: «Scudetto vicino? È ancora lunga». «A marzo puntavamo ad essere in lotta per il titolo, ai quarti di Champions e in finale di Coppa Italia», esordisce Allegri elencando gli obiettivi raggiunti. «Ora – aggiunge – si alza l’asticella ma bisogna tenere alta l’attenzione, bravi i ragazzi a fare punti contro un avversario difficile». Successo prezioso, ma «il Napoli è ancora lì, bisogna fare tanti punti», cominciando da sabato a Ferrara con la Spal, contro cui mancherà lo squalificato Benatia, protagonista di un alterco con Allegri prontamente rientrato: «Un momento di rabbia, si è subito calmato – l’acqua sul fuoco gettata dal tecnico -. Gli ho detto di stare zitto, rischiava il rosso mantenendo la diffida». Prima della sfida con la Spal, venerdì ci saranno i sorteggi di Champions: «Non vorrei il Barcellona, sono otto anni che li incontro, e il Real Madrid che è la favorita netta: ha fatto tre mesi in vacanza e ora gioca».

Gasperini ironico. Per raccontare la differenza tra Atalanta e Juventus, Gasperini si affida a Sarri: «Mancano 500 milioni di fatturato all’anno – la battuta del tecnico tra il serio e il faceto -, ma ci siamo avvicinati nelle prestazioni e nelle difficoltà che creiamo alla Juventus. L’anno scorso le partite erano meno equilibrate, quest’anno sono molto più incerte nel risultato. Cosa serve per batterli? L’ho già fatto, con il Genoa, ma per vincere con la Juve, serve che la loro qualità si abbassi un pochino. Se è a questi livelli, è difficile per chiunque vincere contro di loro». Due gol al passivo ma nessuna critica ai suoi: «Sono soddisfatto di come abbiamo giocato, l’abbiamo tenuta aperta a lungo – ha aggiunto il tecnico dell’Atalanta -. Quando gioca in casa la Juventus un gol te lo fa, quindi diventa necessario segnare per tornare con un risultato utile. Far gol alla Juve è durissima, ma ci sono stati buoni presupposti».

Sarri lavora sulla testa degli azzurri: «Partita ancora aperta». È incentrato soprattutto sulla psicologia il lavoro di Maurizio Sarri nell’avvicinamento alla sfida con il Genoa, domenica sera al San Paolo. Il pareggio a San Siro contro l’Inter è coinciso con il sorpasso della Juventus che ora ha preso il largo con la vittoria nel recupero con l’Atalanta. Ora i punti di distacco sono 4 e il destino del Napoli non è più matematicamente nelle sue mani. Non basterebbe infatti neppure una vittoria nello scontro diretto in programma ad aprile a Torino. Agli azzurri serve anche, per riaprire il discorso scudetto una battuta d’arresto della capolista. Con questi presupposti, il compito di Sarri è quello di non far perdere la concentrazione ai suoi uomini. Proprio per questo motivo il tecnico nella seduta di allenamento insiste molto sull’aspetto tattico. Nella doppia seduta, mattina e pomeriggio, di oggi a Castel Volturno, Sarri ha messo sotto pressione prima la difesa e, nella fase pomeridiana dell’allenamento, l’attacco. Chiriches, che non è ancora del tutto guarito dal problema muscolare che lo affligge ormai da più di un mese, ha svolto lavoro differenziato. Domani allenamento pomeridiano.

C’è una grana Younes: «Nessuna firma». La società intanto è impegnata ad affrontare il problema sollevato dalle dichiarazioni di Younes, calciatore tedesco prelevato dall’Ajax a gennaio e tornato precipitosamente in Olanda, senza fornire spiegazioni, dopo le visite mediche. Il calciatore, al portale tedesco Sport1 ha detto fra l’altro: «Per motivi personali ho scelto di rimanere all’Ajax. Con la società azzurra non ho firmato nulla». Pronta la risposta del Napoli, attraverso le parole del suo legale, Mattia Grassani: «Le dichiarazioni di Younes sono stupefacenti e sconcertanti – ha detto – soprattutto considerando che si tratta di un calciatore della nazionale tedesca e dell’Ajax. Si potrebbe quasi sorridere – ha aggiunto Grassani – se non ci fosse di mezzo un contratto di prestazioni sportive, comprensivo di cessione dei diritti d’immagine, per un totale di 31 firme, poste su vari atti, condivisi con il suo avvocato italiano. Vorrà magari impugnare questo contratto – ha concluso l’avvocato del Napoli – sulla base di non so che cosa. In questo momento Younes è un tesserato del Napoli dal primo luglio 2018».

LA SITUAZIONE/SERIE A
Recupero (XXVI giornata del 26/2/2018):
Juventus-Atalanta 2-0 (nel pt 29′ Higuain; nel st 36′ Matuidi)
Classifica aggiornata: Juventus 74; Napoli 70 punti; Roma 56; Lazio 53; Inter* 52; Milan* 47; Sampdoria* 44; Atalanta* 41; Fiorentina* 38; Torino* 36; Udinese*, Bologna 33; Genoa* 30; Cagliari* 26; Chievo* 25; Crotone*, Sassuolo*, Spal 24; Verona* 22; Benevento* 10. (* una partita da recuperare)

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