Napoli-Spal 1-0: decide Allan, azzurri con il passo sicuro da capolista. Sarri: “Ossessione scudetto? Positiva”

Napoli-Spal 1-0Lorenzo Insigne in azione contro Manuel Lazzari della Spal (foto Ansa.it)

La Spal non è il Lipsia, il campionato non è l’Europa League e soprattutto la concentrazione e la voglia di vincere del Napoli non hanno alcun legame di parentela, neppur minimo, con quanto si era visto al San Paolo appena giovedì scorso. Tuttavia per gli azzurri la partita con gli emiliani non è una passeggiata di salute perché il punteggio rimane in bilico fino alla fine e nel calcio, si sa, un gol in un modo o in un altro ci può sempre scappare. Alla fine, comunque, i partenopei si portano a casa i tre punti e non è cosa da poco visto che servono per rimanere ancorati alla vetta della classifica. Se la Juventus avanza, dunque, il Napoli non indietreggia e, per l’ennesima volta superato dai bianconeri che vincono il derby giocando in anticipo secondo quanto stabilito da un calendario duramente contestato da Sarri, si riprendono il primo posto in classifica.

La partita
Della volontà di successo del Napoli fa le spese la Spal che Semplici schiera in maniera forse troppo rinunciataria e che prova concretamente a giocarsi qualche chanche offensiva solo nell’ultimo quarto d’ora di gioco. Con il successo sulla Spal la squadra di Sarri raggiunge la nona vittoria consecutiva, record assoluto per gli azzurri. Semplici schiera un pragmatico 5-3-1-1 con Lazzari e Dramè che hanno l’incarico, nelle rare occasioni in cui gl emiliani riescono a mettere la testa fuori dalla loro metà campo, di aiutare il centrocampo nel tentativo di offendere.

Primo tempo
I calcoli del tecnico biancoazzurro, però, si infrangono subito perché i partenopei al 6′ sono già in vantaggio, grazie a un gol di Allan. I successivi 10-15 minuti di gioco sono caratterizzati da un tourbillon continuo in area di rigore spallina, con Meret impegnato a neutralizzare una serie di conclusioni dei padroni di casa. Dopo questo avvio furente, però, la rabbia del Napoli si placa e la squadra di Sarri gestisce con calma il vantaggio, senza accanirsi in modo particolare dal punto di vista agonistico. La Spal, tuttavia, non ne trae beneficio e nel primo tempo riesce a produrre soltanto un tiro da 30′ metri di Viviani che Reina blocca senza alcuna difficoltà.

Secondo tempo
Lo spartito è lo stesso nella ripresa. L’unico sussulto arriva da un gol segnato con un colpo di testa da Hamsik che viene prima convalidato e poi annullato per fuorigioco dello slovacco, grazie a un intervento del Var, giunto mentre il pallone era già sul dischetto del centrocampo. Il gioco non è particolarmente brillante. I padroni di casa sembrano stranamente speculativi, come se non volessero sprecare troppe energie, mentre la Spal è timorosa di scoprirsi e prendere un’imbarcata. Si arriva così senza grandi sussulti fino alla fine e al Napoli, tutto sommato, è un epilogo che piace.

Sarri: “Ossessione scudetto? Può esser positiva”. “Mancano 13 partite, speriamo che alla fine la classifica sarà così, ma è presto”. Cerca di fare il pompiere Maurzio Sarri dopo la vittoria sulla Spal che conferma il dominio del Napoli sul campionato: 23 volte in vetta su 25 giornate, di cui 16 da capolista solitaria. E oggi è arrivato anche il record delle 9 partite di fila vinte in serie A: “Bello – dice Sarri – ma noi ci concentriamo solo sulle prossime partite a cominciare dal Cagliari. Per questo dico che è inutile pensare troppo al futuro o guardare gli avversari” e il tecnico toscano risponde anche ad Allegri e alla frase del tecnico bianconero sull’ossessione da scudetto del Napoli: “L’ossessione è un sentimento illogico che porta alla lunga cose negative – dice Sarri – ma nel breve porta scariche enormi di adrenalina e quindi anche effetti positivi”. Contento del primato e della prestazione, meno della concretezza l’allenatore del Napoli: “Oggi siamo andati in campo col piglio giusto – dice – ma abbiamo preso talmente in mano la partita che ce la siamo dimenticati di chiuderla. Non sembrava mai che ci potesse sfuggire e questo ci ha fatto perdere cattiveria, questo è un errore perché se tieni in vita un avversario basta un minimo per perdere punti”. E non bisogna perdere energie, anche se il Napoli è atteso dall’Europa League con il ritorno dei sedicesimi a Lipsia giovedì: “Dovremmo pensare a fare una gara tosta a Lipsia – dice il tecnico – vedendo se nelle pieghe si può riaprire il discorso. Ma quest’anno riesco con difficoltà a motivare i giocatori per tornei che non siano il campionato, credo per quello che respiriamo in una città che è molto più concentrata sullo scudetto che sull’Europa. Basta vedere che nelle coppe facciamo 15.000 spettatori e in campionato 40-50.000 con qualsiasi avversario. Questo i giocatori lo avvertono poi forse io, il direttore sportivo o il presidente abbiamo lasciato passare qualche messaggio sbagliato”.

Semplici: “L’abbiamo tenuta in bilico, ora testa al Crotone”. Per il tecnico della Spal Semplici la sconfitta era da mettere in preventivo: “Affrontavamo – dice – una squadra di grande valore che a parte l’Europa League sta facendo grandi partite. Abbiamo tenuto bene il campo, tenendola in bilico fino alla fine. Certo speravamo in qualche episodio o un pizzico di fortuna ma proseguiamo a inseguire il nostro obiettivo”. Che passa anche per lo scontro diretto contro il Crotone nel prossimo weekend: “Una partita importante – conferma Semplici – dovremo fare qualcosa di più. Negli scontri diretti abbiamo qualche problema di personalità e quindi dovremo migliorare l’identità e credere in quello che facciamo”.

NAPOLI-SPAL 1-0 (1-0)
NAPOLI (4-3-3): Reina 6, Hysaj 6, Albiol 6, Koulibaly 6, Mario Rui 6.5, Allan 6.5, Jorginho 6 (46′ st Diawara sv), Hamsik 6 (25′ st Zielinski 6), Callejon 6.5 (41′ st Rog sv), Mertens 5.5, Insigne 5.5. (1 Rafael, 22 Sepe, 11 Maggio, 62 Tonelli, 3 Ounas, 27 Machach.). All.: Sarri 6.
SPAL (5-3-1-1): Meret 7, Lazzari 6, Salamon 6, Vicari 6, Felipe 5.5, Dramè 5 (16′ st Costa 6), Schiattarella 5.5, Viviani 6, Grassi 5.5 (30′ st Floccari sv), Kurtic 5.5, Antenucci 5.5 (36′ st Paloschi sv). (Gomis, 92 Marchegiani, 15 Vaisanen, Simic, 18 Schiavon, 25 Everton Luiz, 24 Vitale, 9 Bonazzoli). All.: Semplici 6.
Arbitro: Gavillucci di Latina 6.5.
Reti: nel pt 6′ Allan Angoli: 11-1 per il Napoli.
Note: spettatori 35mila. Recupero: 1′ pt e 5′ st. Ammoniti: Kurtic, Felipe, Costa e Salamon per gioco scorretto; Hamsik per comportamento non regolamentare. Var: 2.

LA SITUAZIONE/SERIE A
Risultati (XXV giornata, 18/2, ore 15):
 Atalanta-Fiorentina 1-1 (giocata ore 18); Benevento-Crotone 3-2; Bologna-Sassuolo 2-1; Chievo-Cagliari 2-1 (giocata 17/2, ore 18); Genoa-Inter 2-0 (giocata 17/2, ore 20.45); Lazio-Verona 2-0 (giocata 19/2, ore 20.45); Milan-Sampdoria 1-0 (giocata ore 20.45); Napoli-Spal 1-0; Torino-Juventus 0-1 (giocata ore 12.30); Udinese-Roma 0-2 (giocata 17/2, ore 15).
Classifica: Napoli 66 punti; Juventus 65; Roma 50; Lazio 49; Inter 48; Milan, Sampdoria 41; Atalanta 38; Torino 36; Udinese 33; Fiorentina 32; Genoa, Bologna 30; Cagliari, Chievo 25; Sassuolo 23; Crotone 21; Spal 17; Verona 16; Benevento 10.
Prossimo turno (XXVI giornata, 25/2, ore 15): Bologna-Genoa (24/2, ore 18); Cagliari-Napoli (26/2, ore 20.45); Crotone-Spal (ore 12.30); Fiorentina-Chievo; Inter-Benevento (24/2, ore 20.45); Juventus-Atalanta (ore 18); Roma-Milan (ore 20.45); Sampdoria-Udinese; Sassuolo-Lazio; Verona-Torino.
Classifica marcatori
22 reti: Immobile (6-Lazio). 18 reti: Icardi (4 rigori-Inter). 17 reti: Quagliarella (5-Sampdoria). 15 reti: Mertens (4-Napoli). 14 reti: Dybala (1) e Higuain (1-Juventus). 11 reti: Dzeko (Roma). 9 reti: Iago Falque (Torino). 8 reti: Inglese (1-Chievo). 7 reti: Cristante e Ilicic (1-Atalanta); Simeone (Fiorentina); Perisic (Inter); Luis Alberto e Milinkovic-Savic (Lazio); Callejon (Napoli); D. Zapata (Sampdoria); Lasagna (Udinese). 6 reti: Verdi (Bologna); Khedira (Juventus); Suso (Milan); Thereau (3-Udinese/Fiorentina); Antenucci (3-Spal); Barak (Udinese). 5 reti: Destro (Bologna); Joao Pedro (1) e Pavoletti (Cagliari); Chiesa (Juventus); Bonaventura, Cutrone (Milan); Hamsik e Insigne (Napoli); El Shaarawy (Roma); Babacar (2-Fiorentina/Sassuolo), Paloschi (Spal), Belotti (Torino). 4 reti: Gomez (2-Atalanta); Palacio (Bologna); Budimir (Crotone); Veretout (Fiorentina); Pjanic (Juventus); De Vrij, Parolo e Bastos (Lazio); Bernardeschi e Mandzukic (Juventus); Kalinic e Kessiè (1-Milan); Allan, Koulibaly e Zielinski (Napoli); Perotti (2) e Under (Roma); Caprari e Torreira (Sampdoria); Obi (Torino); De Paul (1-Udinese); Kean e Pazzini (4-Verona).

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