Il peggior Napoli dall’inizio della stagione stecca la prima in Champions League. A Kharkiv vince lo Shakhtar Donetsk, una buona squadra, priva di figure di spicco e sicuramente alla portata degli azzurri. Ma il Napoli non è nella serata giusta. Spaesata, svagata, fuori condizione in quasi tutti gli uomini della rosa, la squadra di Sarri si fa mettere sotto dagli ucraini che adottano una tattica forse anche fuori moda ma sicuramente ancora produttiva: il contropiede.
La partita
Sarri rinuncia in partenza a Mertens e Allan, gli uomini più in forma del momento. Il primo tempo del Napoli è più o meno lo stesso di quelli già visti in campionato contro l’Atalanta e successivamente a Bologna. Il centrocampo, con Zielinski, Diawara ed Hamsik non solo non riesce a opporre grande filtro alle ripartenze in verticale dello Shakhtar, ma ha difficoltà perfino nelle semplici impostazioni, quando l’azione parte per gli azzurri. Anche Koulibaly, che è il difensore centrale incaricato di far partire l’azione quando riceve palla dal portiere, non ne indovina una in fase di appoggio.
Primo tempo
Con un Napoli così, lo Shakhtar, una squadra non eccezionale, ma solo ordinata e ben piazzata sul terreno di gioco, ha la vita abbastanza semplice. Da un disimpegno sbagliato a centrocampo, nasce l’azione del gol del vantaggio degli ucraini: Srna, lasciato solo sulla fascia destra, serve Ferreyra che con un colpo di tacco libera al tiro Taison. Il rasoterra del brasiliano non lascia scampo a Reina. Dopo tre minuti proprio il portiere spagnolo salva la sua squadra. Un nuovo errore, questa volta di Hamsik, lancia lo stesso Taison verso la porta. Reina in uscita respinge la conclusione con un piede. In attacco gli azzurri si fanno anche vedere, ma senza quella lucidità e quella precisione nei passaggi che in genere ne contraddistingue il gioco. L’occasione più favorevole che costruiscono nella prima frazione di gioco è un traversone di Ghoulam che Ordets devia, facendo sfiorare al pallone il palo della sua porta.
Secondo tempo
Nel secondo tempo ci si aspetterebbe una reazione d’orgoglio del Napoli, ma la gara continua a scorrere senza sobbalzi, sulla falsariga di questo già visto nei primi 45′. Lo Shakhtar addirittura raddoppia grazie a un contropiede, agevolato da un errore di Reina in uscita che consente a Ferreyra di appoggiare indisturbato in rete di testa. Solo a questo punto si vede una reazione degli azzurri, grazie anche al contributo di Allan e di Mertens, forse tardivamente inseriti da Sarri. È proprio Mertens a procurarsi un calcio di rigore che Milik trasforma. Fino alla fine il Napoli, più con la forza di volontà che con lucidità, si riversa in attacco alla ricerca del pareggio, ma gli ucraini contengono le loro sfuriate senza grandi affanni. Solo Milik spreca una buona occasione sotto porta. Ma ormai è troppo tardi per recuperare.
Sarri: «Approccio sbagliato, il Napoli è tornato sulla Terra». «Questa sera è mancato il gioco perché abbiamo sbagliato l’approccio: è la terza partita consecutiva che fatichiamo all’inizio. In campionato siamo riusciti a recuperare, ma in queste competizioni ritrovare il bandolo della matassa è più complicato». Dopo essersi fumato la solita sigaretta post partita, Maurizio Sarri dai microfoni di Premium Sport analizza il Ko del suo Napoli contro lo Shakhtar, una sconfitta che, evidentemente,rende insoddisfatto il tecnico. «Sbagliando gli approcci ci esponiamo a grandi rischi e oggi è andata così – spiega Sarri -: abbiamo reagito più di forza che di testa. A centrocampo abbiamo perso le distanze e gli avversari tra le linee ci hanno creato delle difficoltà: non abbiamo concesso tante palle gol, ma qualche difficoltà ce l’hanno creata». Ma perché, all’inizio, ha rinunciato a uno come Mertens? «Dries è un giocatore straordinario – risponde il tecnico del Napoli -, e non ne facciamo volentieri a meno. Ma è uno scattista, è un giocatore che ha bisogno di freschezza e non può fare 50 partite in una stagione: va preservato e l’abbiamo fatto questa sera. Uno spezzone l’avrebbe fatto. Ha delle caratteristiche per le quali è difficile rinunciarvi, ma qualche volta va fatto». C’è un calo fisico nel Napoli? «Io non lo vedo – dice Sarri -, sarebbe precoce: il playoff con il Nizza è stato molto dispendioso dal punto di vista mentale e forse averlo superato ci ha causato un filo di appagamento, momentaneo, che ora stiamo pagando. Dobbiamo capirlo, superarlo e non scordarci che abbiamo perso 2-1 in casa della testa di serie del girone. Hamsik? Io penso che Marek attraversa un momento nel quale non è brillantissimo, stasera l’ho visto anche meglio rispetto alle partite precedenti. Quando a un giocatore chiedi tantissimo ogni tanto paghi qualcosa». «A quelli che avevano tutte queste aspettative – conclude – rispondo che siamo tornati sulla terra: io sapevo che sarebbe stato difficile su questo campo».
Insigne: «Forse ci abbiamo creduto tardi». «Sapevamo che loro sono una buona squadra, con davanti giocatori di qualità. Non so cosa abbiamo sbagliato, ma ora ne parleremo con il nostro allenatore». Così Lorenzo Insigne, intervistato da Premium Sport, subito dopo Shakhtar-Napoli 2-1. «C’è poco tempo – aggiunge il fantasista azzurro – ma cercheremo di correggere cosa non ha funzionato. Ci abbiamo creduto troppo tardi? Può essere, abbiamo avuto qualche buona occasione ma non l’abbiamo sfruttata al meglio: peccato, perché alla fine avremmo anche potuto pareggiare». «Abbiamo perso – conclude Insigne -, ora abbassiamo la testa, lavoreremo ancora di più e cercheremo di migliorare, senza più fare gli errori commessi questa sera».
Allan: «Sconfitta che ci serva da lezione. «Oggi abbiamo affrontato una squadra forte, lo sapevamo, e questa sconfitta ci deve servire da lezione per il futuro, per non sbagliare più. Fisicamente stiamo bene, forse abbiamo perso qualche misura in mezzo al campo, da questo punto di vista dobbiamo correggere in fretta gli sbagli commessi». Intervistato da Premium Sport, il brasiliano del Napoli Allan, entrato al 21′ st al posto di Zielinski, analizza la sconfitta contro lo Shakhtar. «È l’inizio della stagione, abbiamo il tempo per ritrovare questo nostro spirito», aggiunge. Ma c’è rimasto male per l’esclusione dalla formazione iniziale? «Siamo tutti pronti, anche per stare in panchina – risponde Allan -: io rispetto la scelta di Sarri perché siamo una squadra forte, con tanti giocatori di livello e con tante partite da giocare nell’arco della stagione».
SHAKHTAR DONETSK-NAPOLI 2-1 (1-0)
Shakhtar Donetsk (4-2-3-1): Pyatov 7, Srna 7, Ordets 6.5 (47′ st Khocholava sv), Rakitskiy 6, Ismaily 6, Fred 6.5, Stepanenko 6, Marlos 6 (32′ st Khovalenko sv), Taison 7, Bernard 5.5, Ferreyra 6.5 (42′ st Dentinho sv). (26 Shevchenko, 2 Butko, 21 Patrick, 66 Azevedo). All.: Fonseca 7.
Napoli (4-3-3): Reina 5, Hysaj 5, Albiol 6, Koulibaly 5.5, Ghoulam 5.5, Zielinski 5 (21′ st Allan 6), Diawara 4.5, Hamsik 5 (15′ st Mertens 6.5), Callejon 4.5, Milik 6, Insigne 5.5. (22 Sepe, 11 Maggio, 19 Maksimovic, 8 Jorginho, 5 Allan, 30 Rog, 14 Mertens). All.: Sarri 5.
Arbitro: Zwayer (Germania) 6.
Reti: nel pt 15′ Taison; nel st 13′ Ferreyra, 26′ Milik (rigore).
Note: si è giocato a Kharkiv, nello stadio del Metalist, dove lo Shakhtar disputa le sue gare da tre anni. Angoli 11-0 per il Napoli. Recupero: 1′ pt e 6′ st. Ammoniti: Frred, Insigne, Mertens, Srna, Stepanenko e Koulibaly per gioco scorretto.
LA SITUAZIONE/CHAMPIONS LEAGUE
Gruppo F
Risultati (I giornata, 13/9, ore 20.45): Feyenoord-Manchester City 0-4; Shakhtar Donetsk-Napoli 2-1.
Classifica: Shakhtar Donetsk (Ucr), Manchester City (Ing) 3 punti; Napoli (Ita), Feyenoord (Ola) 0.
Prossimo turno (II giornata, 26/9, ore 20.45): Napoli-Feyenoord; Manchester City-Shakhtar Donetsk.
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