Reina resta a Napoli. De Laurentiis al Psg: «Grazie e arrivederci. Insigne via? Se passa sul mio cadavere»

Pepe ReinaIl portiere azzurro Pepe Reina (foto Ansa.it)

«Reina ha un contratto e i contratti al Napoli si rispettano, poi è venuto il Paris Saint Germain a offrirmi cinque milioni e io ho detto: grazie, arrivederla». Il presidente Aurelio De Laurentiis spezza il silenzio stampa del Napoli e chiude definitivamente la telenovela Reina, che resta a difendere la porta azzurra. «Ora hanno scritto che mi vogliono parlare, ma di che? Non stiamo lì per fare gli sparring partner», ha aggiunto il patron azzurro. «Non ero preoccupato di perderlo – ha detto ancora De Laurentiis – Non poteva muoversi. Io non mi privo di Reina e prendo un altro portiere, per quanto bravo sia, che non è stato ancora sperimentato al Napoli. Reina ormai sa passare la palla a Insigne o a chicchessia in maniera intelligentissima. Però l’anno prossimo compirà 36 anni: bisogna iniziare a pensare a qualcuno che possa rimpiazzarlo. Poi mai dire mai, può darsi che con Reina si trovi l’accordo per una prosecuzione. Ma dover essere condizionato con un contratto in corso mi sembra una cosa non bella. Lui forse voleva sistemarsi per un periodo più lungo. Anche lui capirà e forse andremo ancora avanti oppure finirà l’era Reina e tornerà al Psg o dove gradirà di più».

E mentre Reina si prepara nel ritiro della Spagna alla sfida contro la nazionale di Ventura, sulla vicenda è intervenuta anche la moglie del portiere azzurro, Yolanda Ruiz, che ha postato un messaggio ai tifosi dopo la decisione di restare a Napoli: «Oggi sono io che ringrazio tutti voi per il vostro affetto e per i messaggi che abbiamo ricevuto. È un orgoglio e un privilegio far parte di questa città». Pepe ha invece parlato solo della sfida con gli azzurri, elogiando Lorenzo Insigne: «Conosco bene Insigne, lo soffro ogni giorno, è un pericolo per chiunque», ha detto ricordando i pericoli di Lorenzinho in allenamento.

Proprio di Insigne ha parlato ancora il presidente del Napoli: «Raiola ha offerto Insigne al Barcellona? Raiola può fare quello che vuole, soltanto che poi deve passare sul mio cadavere e poiché io sono vivo e vegeto…», ha detto De Laurentiis in un’intervista a Mediaset Premium dalla Mostra del Cinema di Venezia, riferendosi alla trattativa, poi arenatasi, per portare Insigne ai blaugrana dopo la vendita di Neymar. «Raiola – ha proseguito De Laurentiis – è molto simpatico, è un cartone animato simpaticissimo, quando ci parli è molto convincente ed estremamente garbato. Quindi si può permettere di dire ogni cosa: vado molto d’accordo con lui. Mi ricordo quando voleva portare via Hamsik ma non c’è riuscito, sono 10 anni che sta da noi. Adesso vuole portare via Insigne, vedremo se ci riuscirà… Non credo».

De Laurentiis sul mercato ha spiegato: «È stato complicato mantenere il Napoli così compatto con tutti gli attori dell’anno precedente, senza cedere nessuno e anzi facendo entrare di nuovi: altre cose tra acquisti e cessioni accadranno tra oggi e domani». Dopo l’uscita di Pavoletti a Cagliari, ora sotto con Zapata che sembra destinato al Sassuolo, con cui il Napoli ha un discorso già aperto per portare Berardi al San Paolo nella prossima stagione. «Berardi? Mi è sempre piaciuto», ha ammesso il presidente del Napoli. «Ci sono tanti giocatori – ha detto il patron azzurro – che piacciono a me, a Giuntoli, e li condividiamo insieme, anche al mister che però solitamente non si interessa del mercato. I giocatori “suonabili” in questa tastiera sono parecchi. Qualcosa accadrà, gli interessi sono molteplici. Zapata interessa anche alla Sampdoria, anche a un club inglese e uno russo, l’ultimo giorno qualcosa accadrà con un’asta, oppure no: in tal caso rimarrà con noi e non mi dispiacerebbe». Per l’attaccante colombiano De Laurentiis intascherebbe circa venti milioni, una bella plusvalenza visti gli otto milioni sborsati nel 2013 per prenderlo. Per Zapata il Sassuolo era nel destino. Già quattro anni fa sembrava ci fosse un precontratto firmato con gli emiliani che complicò la trattativa per gli azzurri ma poi il colombiano finì a Napoli senza mai sfondare e facendosi notare nei due anni di prestito all’Udinese. Per il difensore Tonelli, mai piaciuto a Sarri, l’ipotesi più probabile è invece il prestito al Chievo. In entrata per il Napoli ci sono ancora due piste, il trequartista ucraino del Manchester City Zinchenko, ventenne di ottime prospettive, e Denis Suarez, 23enne esterno che non sembra destinato ad avere molto spazio a Barcellona quest’anno.

De Laurentiis ha parlato anche delle prime due giornate di campionato con la Var: «L’abbiamo voluta fortemente – ha detto – credo sia il primo passo per cambiare il mondo del calcio fatto di inquisizioni, paure, supposizioni. Così siamo tutti sereni e tranquilli. Io addirittura abolirei l’intervallo tra i due tempi, giocherei 90 minuti e ogni 15 minuti farei un’interruzione di 120 secondi per permettere all’allenatore di confrontarsi con i giocatori. Poi la possibilità di effettuare le tre sostituzioni è un’idiozia totale: perché devo comprare 30 calciatori e fare solo tre cambi?».

Intanto a Castel Volturno Sarri allena chi non è stato convocato in nazionale, tra cui anche Giaccherini, che dovrebbe andare però in prestito alla Fiorentina, e alcuni giovani della primavera come Basit, Zerbin e Marie-Saint.

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