Sampdoria-Napoli 2-4: anche a Marassi show azzurro. Non basta per essere secondi: la Roma vince al 90′

Sampdoria-Napoli 2-4Jose Maria Callejon festeggia il suo gol alla Samp con Insigne e Hamsik (foto Ansa.it)

Vittoria amara per il Napoli che espugna il Ferraris con un poker di reti dei suoi quattro moschettieri, Mertens, Insigne, Hamsik e Callejon, ma deve accontentarsi del terzo posto finale. Gara dominata dai partenopei contro una Sampdoria quasi mai pericolosa e a segno con reti casuali di Quagliarella e Alvarez.

La partita
Napoli subito aggressivo ma pallone che pesa nei piedi dei partenopei obbligati a vincere per conquistare la piazza d’onore a scapito della Roma. Sampdoria che all’inizio prova a ribattere colpo su colpo per interrompere una striscia di sette gare senza vittorie. Ritmi subito alti e molta grinta da parte di entrambe le compagini.

Primo tempo
È il Napoli a comandare, schiacciante alla fine il dato del possesso palla, e nei primi minuti si procura già tre occasioni con Puggioni sempre attento. Mertens, Insigne e infine Zielinski dal limite non riescono a battere il portiere di casa. L’assedio è continuo. La squadra di Sarri domina ma fatica cercando di sfondare per vie centrali con Skriniar e Silvestre che si fanno trovare sempre attenti. La pressione continua del Napoli porta i suoi frutti al 36′ grazie ad un ispiratissimo Mertens anche se l’azione del gol nasce da un errore di Regini. Al 42′ arriva il raddoppio con Insigne che vola sulla fascia e dal vertice di sinistra batte con una parabola perfetta Puggioni sul palo più lontano.

Secondo tempo
Napoli subito protagonista anche al rientro dagli spogliatoi. Mertens dal fondo anticipa Puggioni e rimette in mezzo una palla che Callejon di testa trasforma in un assist per l’accorrente Hamsik. Lo slovacco di testa non sbaglia. Il tempo di ripartire da centrocampo e la Sampdoria accorcia: cross di Barreto, Schick devia involontariamente e Quagliarella è il più veloce ad appoggiare in rete. Rinvigorita dal gol la Sampdoria prova ad affacciarsi in avanti ma offre così il fianco ai contropiedi velocissimi degli ospiti che giocano a memoria e sbagliano pochissimo. Al 19′ arriva così il quarto gol degli ospiti: Insigne dal lato corto di sinistra vede Callejon libero sul secondo palo e lo serve, lo spagnolo al volo in semirovesciata non sbaglia chiudendo di fatto la gara. Che continua però sugli spalti tra cori discriminatori dei tifosi di casa, con rischio sospensione e annuncio dell’altoparlante, e tensione in tribuna tra tifosi. Nel finale i padroni di casa rendono meno amara la sconfitta grazie a una bella girata di Alvarez che segna con la complicità di Reina. La vittoria però non basta agli ospiti gelati dal gol al 90′ di Perotti all’Olimpico che regala la vittoria alla Roma sul Genoa per 3-2.

Sarri: «Contento della mia squadra, siamo cresciuti. Cori? Da noi razzismo a 2 facce, questo mi fa incazzare». Una vittoria che non vale per il secondo posto ma Maurizio Sarri è comunque soddisfatto. «In un giorno in cui le speranze erano zero virgola i ragazzi hanno fatto una gara di buona applicazione e di buona voglia. Simbolo di una crescita di mentalità e convinzione molto importante – ha spiegato Sarri -.Gol Roma irregolare? Non lo so e non mi interessa. Io sono contento di quello che ho visto da parte della mia squadra». Sarri ha però qualcosa da dire e col sorriso si toglie alcuni sassolini, anche sui rigori della Roma. «A fine maggio di pomeriggio non si può giocare al calcio. Non siamo né la Bundesliga né la Premier, il clima da noi è diverso. Le partite della Roma io non le ho viste ma ritengo che sia normale che la Roma abbia calciato più rigori di tutti perché assieme a noi è la squadra che gioca più palloni in area avversaria. Il dato anomalo è il nostro: abbiamo calciato otto rigori in meno e statisticamente è un dato abbastanza improbabile. Se c’è una possibilità su 500mila l’abbiamo beccata». A lasciare con l’amaro in bocca Sarri sono stati piuttosto i cori razzisti dei tifosi di casa. «Non è che ora si deve demonizzare il pubblico della Sampdoria – ha però detto Sarri -. Noi questi cori li prendiamo nell’85/90 per cento degli stadi italiani. Il problema è che in Italia c’è una forma di razzismo su cui c’è grande sensibilità e grande cassa di risonanza e ci sono forme di razzismo che passano sottotraccia come questa. A Napoli la stragrande maggioranza sono persone a posto, è una bella città in cui si vive bene e tutto questo mi fa leggermente incazzare».

Giampaolo: «Il Napoli è una macchina da guerra». Una sconfitta indolore per la Sampdoria che per Giampaolo ha concluso comunque una stagione positiva. «La squadra ha approcciato bene la gara poi però il Napoli ha fatto un eurogol. Non dimentichiamo che parliamo di una macchina da guerra. Ci abbiamo messo qualcosa in più perché temevamo la forza dei nostri avversari e per buona parte della gara siamo stati in partita». «Adesso dobbiamo lavorare per migliorarci – ha proseguito Giampaolo -. Rispetto alla scorsa stagione molti giocatori sono cresciuti o li abbiamo recuperati. La mia idea è quella di migliorarci soprattutto tecnicamente. Un voto al nostro campionato? I voti li date voi. Sono contento che la squadra sia rimasta aggrappata ad un modello di lavoro e ad una identità. Il gruppo è sempre stato molto professionale. Ora ripartiamo con l’idea di migliorarci ancora».

SAMPDORIA-NAPOLI 2-4 (0-2)
SAMPDORIA (4-3-1-2): Puggioni 5, Bereszynski 5, Silvestre 6, Skriniar 6, Regini 5, Barreto 5.5 (32′ st Alvarez 6), Torreira 5 (20′ st Palombo 5.5), Linetty 6, Bruno Fernandes 5 (8′ st Praet 5), Schick 4.5, Quagliarella 6 (12 Krapikas, 13 Hutvagner, 4 Simic, 5 Dodò, 21 Cigarini, 23 Djuricic, 47 Budimir). All.: Giampaolo 5.5.
Napoli (4-3-3): Reina 5.5, Hysaj 6.5, Koulibaly 7, Chiriches 6, Ghoulam 6, Zielinski 6.5 (22′ st Rog 6), Jorginho 6.5 (26′ st Diawara 6), Hamsik 7 (38′ st Giaccherini), Callejon 7.5, Mertens 7, Insigne 8 (1 Rafael, 22 Sepe, 3 Strinic, 11 Maggio, 18 Leandrinho, 23 Zerbin, 33 Albiol, 62 Tonelli, 99 Milik). All.: Sarri 7.
Arbitro: Banti di Livorno 7.
Reti: nel pt 36′ Mertens, 42′ Insigne; nel st 4′ Hamsik, 5′ Quagliarella, 20′ Callejon, 45′ Alvarez.
Note: spettatori 19147 di cui paganti 2358 e abbonati 16789. Angoli: 9-5 per il Napoli. Recupero: 1′ pt e 3′ st. Ammonito Skriniar per gioco scorretto.

LA SITUAZIONE/SERIE A
Risultati (XXXVIII giornata, 28/5, ore 20.45): Atalanta-Chievo 1-0 (giocata 27/5); Bologna-Juventus 1-2 (giocata 27/5); Cagliari-Milan 2-1; Crotone-Lazio 3-1; Fiorentina-Pescara 2-2; Inter-Udinese 5-2; Palermo-Empoli 2-1; Roma-Genoa 3-2; Sampdoria-Napoli 2-4; Torino-Sassuolo 5-3.
Classifica: Juventus 91 punti; Roma 87; Napoli 86; Atalanta 72; Lazio 70; Milan 63; Inter 62; Fiorentina 60; Torino 53; Sampdoria 48; Cagliari 47; Sassuolo 46; Udinese 45; Chievo 43; Bologna 41; Genoa 36; Crotone 34; Empoli 32; Palermo 26; Pescara 18. (Juventus campione d’Italia; Roma qualificata per la Champions League; Napoli ai preliminari di Champions League; Atalanta e Lazio qualificate per l’Europa League; Milan ai preliminari di Europa League; in serie B retrocedono Empoli, Palermo e Pescara)
Classifica marcatori
29 reti: Dzeko (Roma). 28 reti: Mertens (1 rigore-Napoli). 25 reti: Belotti (1-Torino). 24 reti: Icardi (2-Inter); Higuain (Juventus). 22 reti: Immobile (5-Lazio). 18 reti: Insigne (1-Napoli). 16 reti: Borriello (1-Cagliari); Keita (2-Lazio); Gomez (1-Atalanta). 15 reti: Kalinic (1-Fiorentina); Salah (Roma). 14 reti: Callejon (Napoli). 13 reti: Falcinelli (2-Crotone); Bacca (3-Milan). 12 reti: Simeone (1-Genoa); Hamsik (Napoli); Iago Falque (2-Torino); Quagliarella (2-Sampdoria); Thereau (Udinese). 11 reti: Destro (Bologna); Bernardeschi (3-Fiorentina); Dybala (3-Juventus); Nainggolan (Roma); Schick (Sampdoria). 10 reti: Inglese (Chievo); Perisic (Inter); Nestorovski (1-Palermo); El Shaarawy (Roma); Muriel (3-Sampdoria); Ljajic (1-Torino).

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