Real-Napoli: a Madrid trent’anni dopo un’onda azzurra a caccia della rivincita

Real Madrid-NapoliTifosi del Napoli in Plaza del Sol a Madrid (foto Ansa.it)

Stavolta è proprio il caso di dirlo, col Real Madrid è una di quelle partite che si gioca ogni trent’anni. Tanto è passato dall’ultimo e unico confronto con i Galacticos; un match che in tanti stanno rievocando e che vide la meglio degli spagnoli, con tanto di passaggio del turno (2-0 a Madrid, 1-1 a Napoli). Esito che questa volta una città intera chiede di ribaltare.  Nell’ambiente infatti si respira un’aria di eccitazione (forse eccessiva), curiosità, impazienza; del resto questa è una gara, che più di ogni altra, sancisce il riscatto di un club e dei suoi tifosi, del ritorno nel calcio che conta. L’obiettivo è presto detto ed è quello di passare ai quarti, impresa mai riuscita agli azzurri. L’eliminazione è arrivata nel 1987 proprio contro il Real ai sedicesimi di finale; successivamente nel ’90, contro lo Spartak Mosca e contro il Chelsea nel 2012, in entrambi i casi agli ottavi. Ma al di là del passaggio del turno, forse c’è qualcosa che interessa ancora di più all’intero popolo napoletano: giocare contro la squadra più forte del mondo senza paura, con coraggio, con scioltezza. Praticamente come il Napoli quasi sempre fa. Non c’è nulla da perdere, e se anche alla fine Hamsik e compagni saluteranno la competizione, l’importante sarà averlo fatto a testa alta, dimostrando che questa squadra se la può giocare con tutti.

Certo, paura e tensione non mancheranno nel tempio del calcio. Ma per riprendere Sarri: “È necessario avere la follia di giocare il nostro calcio. Sceglierò la formazione più offensiva possibile”. Formazione che si annuncia quella dei “titolarissimi”, con il doppio ballottaggio a centrocampo: quello Diawara-Jorginho in cabina di regia, e quello fra Zielinski e Allan. Di fronte ci saranno undici campionissimi, abituati a queste partite, che però pure hanno punti deboli. Uno su tutti quello della difesa; ferma restando la grandissima qualità del quartetto arretrato, formato da Marcelo, Sergio Ramos, Varane e Carvajal, si sono notati più volte meccanismi non perfettamente funzionanti, tanto nella Liga quanto nella fase a gironi della Champions. Così come il portiere, che non sembra brillare per sicurezza. Oltretutto, il Napoli arriva in ottima forma, reduce da 7 vittorie e 1 pareggio da inizio 2017. Al di là dei risultati, la squadra appare in palla; una difesa che, tornando allo schieramento originario (Albiol e Koulibaly), potrebbe ridare nuove certezze; un centrocampo che, oltre a un Hamsik particolarmente ispirato, ha colpito per la sicurezza di due giovanissimi, Diawara e Zielinski. Per finire con l’ attacco, da sempre vero punto di forza della Sarri band.

A dare ulteriore benzina, ben 10mila napoletani, i quali dopo essersi fatti sentire alla partenza della squadra da Capodichino, faranno altrettanto al Santiago Bernabeu. Nonostante gli inviti della società madrilena a comprare solo biglietti per il settore ospiti, non mancheranno tantissimi tifosi negli altri settori, con alcuni di questi addirittura iscrittisi al Club per ottenere l’ambito tagliando. Ma ci saranno anche supporters eccellenti, come il premio Oscar Paolo Sorrentino, Silvio Orlando, in arte Cardinale Voiello, e infine Diego Armando Maradona. Che con un sorriso o una semplice parola proverà a caricare i ragazzi anche per vendicare la sconfitta di trent’anni fa.

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