Napoli-Roma 1-3: Dzeko incubo del San Paolo, gli azzurri sorpassati anche dal Milan

Napoli-Roma 1-3I giocatori della Roma festeggiano dopo il gol di Dzeko del primo vantaggio giallorosso

I giallorossi passano al San Paolo e costringono Sarri per la prima volta alla resa nel suo stadio. Se la partita doveva dire chi fra Napoli e Roma potesse fregiarsi del titolo, sia pure virtuale, di primo avversario della Juventus in campionato, il responso è chiarissimo. La Roma dimostra di essere al momento una squadra più armonica ed organizzata del Napoli e la vittoria è chiara e netta, forse anche più di quanto già non dica il punteggio finale.

La partita
Spalletti fa un vero e proprio capolavoro. Preferisce Paredes a El Shaarawy in modo da schierare la Roma con un 4-3-3 speculare a quello del Napoli. All’argentino, in particolare, è affidato il delicato compito di marcare Hamsik sulla partenza dell’azione del Napoli. Tutto il primo tempo viene giocato sul filo dell’equilibrio. Le azioni si alternano da una parte all’altra ed entrambe le squadre riescono a creare buone occasioni da gol.

Primo tempo
La Roma, tuttavia, appare più incisiva del Napoli quando le incursioni vengono portate nella fascia centrale del campo, dove Dzeko è pronto ad infilarsi nel corridoio giusto per sfruttare i lanci di Nainggolan e di De Rossi, tanto è vero che a metà della prima frazione di gioco riesce ad arrivare, su imbeccata di Salah, solo davanti a Reina che gli soffia il pallone dai piedi con un guizzo all’ultimo istante. Il Napoli si difende meglio sulle fasce perché Ghoulam e Hysaj tamponano abbastanza bene le folate di Salah e di Perotti. Sull’altro fronte, gli azzurri esprimono le azioni migliori quando le offensive partono da Hamsik. Lo slovacco chiede insistentemente il triangolo in area a Insigne e a Gabbiadini. Ma la precisione sull’ultimo tocco scarseggia in Insigne ed inoltre l’ex sampdoriano è troppo statico e spesso marginale rispetto alla manovra. Il suo contributo alle offensive del Napoli è minimo, per non dire quasi nullo. L’assenza di Milik, al momento, appare molto più grave di quanto non si potesse immaginare. L’equilibrio della gara viene rotto al 42′ a seguito di un banale errore di Koulibaly che si fa soffiare un innocuo pallone sulla linea del fallo di fondo da Salah. L’egiziano non ha problemi a servire con un assist Dzeko, liberatosi a centro area di rigore, ed il bosniaco trasforma il passaggio in gol senza problemi. Subito dopo l’arbitro fischia la fine del primo tempo ed il Napoli deve puntare tutto sulla ripresa per riprendere il filo di una partita che appare compromessa.

Secondo tempo
All’inizio del secondo tempo, però, è la Roma a raddoppiare quasi subito con un tempestivo colpo di testa di Dzeko che devia una punizione calciata da Florenzi e contestatissima dal Napoli, tanto è vero che Mertens, non ancora subentrato a Gabbiadini, si fa ammonire mentre ancora si riscalda nel campo per destinazione. Il Napoli tuttavia riapre la gara dopo appena cinque minuti con un colpo di testa di Koulibaly su calcio dalla bandierina di Ghoulam. La partita di fa intensissima. Il Napoli aggredisce in questa fase in tutte le zone del campo e l’attacco azzurro è più frenetico dopo che Mertens è subentrato a Gabbiadini. L’aggressione del Napoli si fa veemente e la Roma per lunghi tratti non riesce più ad uscire dalla propria metà campo. I giallorossi, però, non corrono rischi e si compattano in difesa con umiltà e concretezza, dopo qualche minuto di sbandamento e riescono ad addormentare la partita. Il Napoli sembra impotente. Fa girare la palla in continuazione sulla trequarti, ma trova tutti i varchi ermeticamente chiusi. Si arriva così nei minuti finali quando, con un micidiale contropiede, Salah chiude definitivamente i conti. Entuasiasmo Roma, sconforto Napoli. Finisce così con i tifosi azzurri che sostengono la loro squadra e con i giallorossi lanciati sulla strada dell’inseguimento alla Juventus.

Sarri: «Più preoccupato dopo sconfitta Bergamo che adesso». Sarri è sicuramente deluso, ma fino ad un certo punto. «La partita per 44 minuti – spiega il tecnico azzurro – è stata fatta su buoni livelli. Avevamo facilità a trovare l’area avversaria ed abbiamo concesso solo un paio di ripartenze. Su un episodio siamo andati sotto e la partita è diventata più complicata. Il fatto di dover concedere loro qualche ripartenza nel finale era normale perché cercavamo di mettere le cose a posto». Al primo impegno senza Milik, si sente già la mancanza dell’attaccante polacco. «Quando non ci sono i giocatori bravi – osserva Sarri – è sempre un problema. Ma siamo lontani dal mercato e fin quando non rientra Milik dobbiamo pensare a trovare altre soluzioni». Sarri non ha pensato a cambiare tattica e difficilmente lo farà in futuro. «Abbiamo la nostra filosofia di gioco – dice – non è che si possono innescare certi meccanismi nella testa e poi cambiare la tattica. Il mantenimento del risultato in bilico ci consentiva di concedere meno campo e sarebbe stato più facile gestire la partita. Andando sotto era inevitabile che avremmo concesso sempre più campo. Alle squadre troppo camaleontiche non ci credo, non mi piacciono e non mi interessano». «Sono molto meno preoccupato oggi rispetto a dopo la sconfitta con l’Atalanta – conclude il tecnico dei partenopei – perché a Bergamo ho visto una squadra spenta. Oggi invece abbiamo fatto un primo tempo di ottimo livello. La squadra era molto più attiva ed in partita rispetto alla precedente. Commettiamo molti più errori di prima e li paghiamo».

De Laurentiis ai giornalisti: «Sapete solo criticare». Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis – che poi secondo il racconto romanista è passato nello spogliatoio giallorosso per i complimenti all’avversario – passeggia deluso nel fossato che circonda lo stadio e si ferma a parlare con i giornalisti napoletani, contestando loro la mancata vicinanza alla squadra e non solo. «Dovreste dare un contributo allo sviluppo di questa città, dove di buono c’è soltanto il Calcio Napoli – dice rivolgendosi ai cronisti – ed invece non solo non fate altro che criticare, ma non avete neppure il coraggio di scrivere che Napoli viene privata di tutto, perfino del porto».

Spalletti: «Noi anti-Juve? Non complichiamoci la vita». Il tecnico della Roma, Luciano Spalletti, è raggiante anche se dopo la partita fa di tutto per gettare acqua sul fuoco degli entusiasmi. «Per una settimana – dice – il nostro futuro è un po’ più facile e tranquillo. Ma se non continueremo a metterci lo stesso impegno e se verremo meno come tranquillità, il futuro sarà sicuramente più difficile. Penso che la Roma abbia vinto la partita sotto l’aspetto della qualità del gioco, della qualità individuale dei giocatori e del sacrificio. È stata una Roma abbastanza completa, contro un avversario fortissimo e contro un pubblico eccezionale». La gara era stata presentata come un duello dal quale doveva uscire l’anti Juve, ma Spalletti su questo punto non è d’accordo. «È troppo presto – dice – anche se è evidente che se giochiamo queste partite così possiamo tentare di essere l’anti Juve. Il campionato però è lungo e poi conoscendo il mio amico Sarri so che non è di quelli che ci sta a fare la comparsa». La difesa “a tre e mezzo” ha dato i suoi frutti. «La difesa – spiega il tecnico – era a quattro e diventava a tre in fase di impostazione. Florenzi è stato bravo perché si alzava di 20 metri e poi faceva anche la fase difensiva. Se è cosi questa difesa a tre e mezzo può andare bene».

NAPOLI-ROMA 1-3 (0-1)
Napoli (4-3-3): Reina 6, Hysaj 5, Maksimovic 5.5, Koulibaly 5.5, Ghoulam 5.5, Allan 6, Jorginho 5, Hamsik 5.5 (36′ st Zielinski sv), Callejon 5 (31′ st El Kaddouri sv), Gabbiadini 5 (11′ st Mertens 6), Insigne 5. (22 Sepe, 1 Rafael, 11 Maggio, 21 Chiriches, 62 Tonelli, 3 Strinic, 42 Diawara, 30 Rog, 4 Giaccherini). All.: Sarri 5.
Roma (4-2-3-1): Szczesny 7, Florenzi 6.5, Manolas 6.5, Fazio 6.5, Juan Jesus 5.5 (25′ st Emerson 6), De Rossi 6,5, Paredes 6, Salah 7, Nainggolan 6.5 (34′ st El Shaarawy 6.5), Perotti 6.5, Dzeko 7 (41′ st Gerson sv). (18 Lobont, 19 Alisson, 17 Seck, 7 Iturbe, 10 Totti). All.: Spalletti 7.
Arbitro: Orsato di Schio 6.5.
Reti: nel pt 42′ Dzeko; nel st 8′ Dzeko, 13′ Koulibaly, 40′ Salah.
Note: spettatori 45 mila. Angoli: 9-1 per il Napoli. Recupero: 1′ pt e 5′ st. Ammoniti: Paredes, Juan Jesus, Dzeko e Allan per gioco scorretto; Mertens per proteste.

LA SITUAZIONE/SERIE A
Risultati (VIII giornata, 16/10, ore 15): Napoli-Roma 1-3; Pescara-Sampdoria 1-1; Juventus-Udinese 2-1; Fiorentina-Atalanta 0-0; Genoa-Empoli 0-0; Inter-Cagliari 1-2; Lazio-Bologna 1-1; Sassuolo-Crotone 2-1; Chievo-Milan 1-3; Palermo-Torino 1-4.
Classifica: Juventus 21 punti; Milan e Roma 16; Lazio, Napoli e Torino 14; Cagliari e Chievo 13; Sassuolo e Genoa* 12; Bologna e Inter 11; Atalanta 10; Fiorentina* 9; Sampdoria 8; Pescara e Udinese 7; Palermo 6; Empoli 5; Crotone 1 (* una partita da recuperare).
Prossimo turno (IX giornata, 23/10, ore 15): Atalanta-Inter; Bologna-Sassuolo (ore 18); Cagliari-Fiorentina; Crotone-Napoli; Empoli-Chievo; Milan-Juventus (22/10, ore 20.45); Roma-Palermo (ore 20.45); Sampdoria-Genoa (22/10, ore 18); Torino-Lazio; Udinese-Pescara (ore 12.30).
Classifica marcatori
7 reti: Dzeko (Roma). 6 reti: Icardi (Inter); Higuain (Juventus); Bacca (Milan) (2 rig.). 5 reti: Immobile (1 rig.-Lazio); Callejon (Napoli); Belotti, Iago Falque (1 rig.-Torino). 4 reti: Kessiè (1 rigore-Atalanta); Destro (Bologna); Borriello (Cagliari); Milik (Napoli); Defrel (Sassuolo); Salah (Roma). 3 reti: Petagna (Atalanta); Verdi (Bologna); Birsa (Chievo); Dybala (1 rig.-Juventus); Niang (1 rig.-Milan); Nestorovski (Palermo); Perotti (3 rig.-Roma); Baselli (Torino). 2 reti: Melchiorri e Sau (Cagliari); Castro (Chievo); Babacar (Fiorentina); Pavoletti e Simeone (Genoa); Perisic (Inter); Khedira (Juventus); Keita (Lazio); Hamsik e Mertens (Napoli); Manaj (Pescara); Totti (2 rig.-Roma); Bruno Fernandes, Muriel e Quagliarella (1 rig.) (Sampdoria); Politano e Berardi (1 rig.-Sassuolo); Benassi, Ljajic (Torino); Perica e Zapata (Udinese).

Articolo aggiornato alle ore 11.25 del 18 ottobre 2016

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