La stazione di Montesanto intitolata a Petru, il musicista ucciso dalla camorra

Petru BirladeanuCerimonia in ricordo di Petru Birladeanu, ucciso alla stazione di Montesanto a Napoli

Intitolata a Petru Birladeanu, vittima innocente della camorra, la stazione della Cumana di Montesanto, a Napoli. Sette anni fa, era il 26 maggio 2009, un commando di otto uomini con il volto scoperto per rimarcare l’egemonia sul territorio di Montesanto, irruppe nella piazza a bordo di moto ed esplose all’impazzata diversi colpi di pistola. Fu colpito Petru Birladeanu, giovane musicista di organetto, che con le sue note aveva accompagnato i numerosissimi viaggiatori che quotidianamente transitavano per la centrale stazione di Montesanto.

Petru Birladeanu

Il dolore di Mirela, moglie di Petru, dopo l’uccisione del giovane musicista romeno

 

Petru si trascinò dalla piazza fin dentro la stazione e si spense tra le braccia della moglie Mirela. «Dopo sette anni, nella convinzione che la memoria sia uno strumento essenziale per combattere l’indifferenza e l’assuefazione alla violenza camorristica, Eav – si legge in una nota dell’azienda che gestisce la ferrovia Cumana – ha deciso, in accordo con l’assessorato all’Istruzione, Politiche sociali e Sport della Regione Campania, e su proposta del presidio di Libera Vomero-Arenella e della Fondazione Polis, di intitolare la storica stazione di Montesanto a Petru Birladeanu».

Petru Birladeanu

Il corpo senza vita di Petru nella stazione di Montesanto sotto gli occhi della moglie

Nel corso della cerimonia, posa della targa in memoria di Petru Birladeanu e deposizione di fiori. Alla cerimonia, impreziosita da un omaggio musicale a cura di Roberto Paolo Ormanni, anche Lucia Fortini, assessore all’Istruzione Regione Campania; Umberto De Gregorio, presidente Eav; Don Tonino Palmese, vicepresidente Fondazione Polis; Alfredo Avella, presidente Coordinamento campano familiari vittime innocenti della criminalità; Paolo Siani, presidente della Fondazione Polis; Fabio Giuliani, referente Libera Campania; Geppino Fiorenza, presidente Comitato scientifico Fondazione Polis.


«Petru, giovane musicista rumeno, venne barbaramente assassinato in un contesto di totale indifferenza. Quest’oggi, invece, vogliamo dimostrare la vicinanza e la sensibilità delle istituzioni onorando la sua memoria. Perché la sua morte, come quella di tutte le altre vittime innocenti della criminalità, non sia stata vana», ha dichiarato l’assessore regionale all’Istruzione e Politiche sociali, Lucia Fortini, intervenuta alla cerimonia.

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