Il Napoli ci crede: servono tre punti contro il Palermo per restare in zona scudetto

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E adesso il Napoli non ne vuole sapere di fermarsi. Dopo le tante, troppe, cinque partite a digiuno di vittorie, gli azzurri hanno ripreso la marcia nel match contro il Chievo. Con una Juve apparentemente stanca e distante appena tre punti, squadra e tifosi non possono fare a meno di pensare a quello che per Sarri è passato ad essere da bestemmia a sogno. Lo sguardo però va rivolto anche alle inseguitrici, in particolare ad una Roma improvvisamente agguerrita dopo l’avvento di Luciano Spalletti; sette vittorie nelle ultime sette partite di campionato la dicono lunga sullo stato di forma dei giallorossi. Le prossime quattro gare, che vedranno gli uomini di Sarri affrontare squadre solo sulla carta abbordabili, diventano così uno snodo fondamentale da non fallire di modo da mantenere il fiato sul collo ai bianconeri e, allo stesso tempo, tentare di tenere alla larga la squadra romanista che intanto avrà impegni non facili contro Inter e Lazio.

Dunque, già dal posticipo di domenica contro il Palermo, Higuain e compagni dovranno confermare quanto di buono fatto contro il Chievo sabato sera, e dal punto di vista del gioco, e dal punto di vista del risultato soprattutto. Intanto in terra sicula sono ore calde; Beppe Iachini ha rassegnato le dimissioni, lasciando la squadra ad un solo punto sulla zona retrocessione, dopo le dichiarazioni del vulcanico patron Maurizio Zamparini nel post partita contro l’Inter: ”Il modo di giocare di Iachini non lo approvo in maniera assoluta. Deve capire che il Palermo deve giocare a calcio, noi non stiamo giocando a calcio. Che il Palermo impari da Frosinone e Carpi”. Come prevedibile, la reazione del tecnico non si è fatta attendere e la decisione è ormai definitiva, nonostante la richiesta di ritornare sui propri passi da parte dei giocatori e dello stesso presidente. Sempre nella giornata di ieri, a seguito di tutto il polverone sollevatosi, non sono mancati gli inviti nei confronti del numero uno rosanero a lasciare il suo incarico, con tanto di minacce da parte della componente più calda della tifoseria. Alla guida del Palermo arriva Walter Novellino, vecchia conoscenza della tifoseria azzurra avendo allenato il Napoli in passato.

Tra una dichiarazione e l’altra, Maurizio Zamparini non ha mancato di dire la sua anche sul match di domenica sera contro il Napoli: “Se questa è la mentalità perdiamo cinque a zero. Io invidio Sarri perché fa giocare bene le sue squadre”, toccando poi anche l’argomento Vazquez, uno dei suoi calciatori più interessanti: “È  il miglior trequartista che c’è in Europa per adesso; mi auguro vada al Napoli e non al Milan o alla Juve. L’importante è che de Laurentiis non tiri troppo sul prezzo”.

In casa Napoli, nonostante l’armonia pienamente ritrovata, qualche dichiarazione che a qualcuno non è piaciuta pure c’è stata. Precisamente quelle del procuratore di Maurizio Sarri, Alessandro Pellegrini, il quale avrebbe affermato rispetto alla permanenza del suo assistito: “Non so se resta”. L’ agente però non ha mancato di precisare che “a Maurizio non importa nulla di parlare in questo momento di contratto e, dunque, neanche a me. Dell’opzione prevista per il 30 aprile non credo che neppure si ricordi, per adesso il mister è concentrato solo su ciò che lo aiuta a vincere le partite. Il discorso diventerà priorità solo quando non ci saranno più partite da giocare”. Pare siano state comunque poco gradite le affermazioni di Pellegrini dalla stessa società azzurra, leggermente infastidita per una questione su cui non c’è nulla da dire in quanto il presidente de Laurentiis avrebbe già deciso di esercitare l’opzione per il prossimo anno, quindi confermando Sarri alla guida del Napoli.

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