La crisi della Grecia e la comunità internazionale

La crisi che sta mettendo in ginocchio l’Occidente moltiplica i dibattiti e le incertezze. L’effetto Grecia e le ripercussioni sulla nostra economia tengono alta l’attenzione anche di lettori ed internauti. Questa è una lettera sull’argomento.
Egr. direttore,
mi permetto di scriverle in quanto già in passato l’ho fatto e lei si è sempre mostrato disponibilie a pubblicare i miei pensieri.
L’oggetto dell’argomento è la crisi socio-economica della Grecia. Attualmente si fa un gran parlare sugli aiuti programmati dall’Unione europea e dal fondo monetario internazionale.
Premesso che sono un sostenitore di quanti invocano decisamente l’aiuto al popolo greco (perchè è al popolo che si deve pensare e non al Governo greco), mi chiedo se però sia giusto trasferire somme ingenti di danaro pubblico in mano a chi ha dimostrato di essere “incapace” (eufemismo) nel gestirlo. Piuttosto che sostenere i governanti non sarebbe più logico che l’Unione europea arrivasse a commissariare quegli Stati membri che dovessero trovarsi nelle condizioni della Grecia, quindi la Grecia stessa?
Mi immagino un gruppo di tecnici nominati ed inviati da Bruxelles che insieme a europarlamentari greci (scelti metilocosamente), che abbiamo funzione di garanti, gestiscano per un periodo limitato questi “aiuti” e programmino il futuro del Paese ellenico avendo come riferimento il bene dell’intera nazione e non quello di una “parte” di essa (cosa che può accadere per chi si sente comunque e sempre rappresentante di una parte dell’elettorato). Ispirandosi ai principi europei presenti nella Costituzione europea.
Le chiedo! Una rivoluzione del genere sarebbe proponibile all’Unione europea? Che ne pensa? Vorrei un suo parere.
Grazie per l’attenzione.
Carlo Quadrino

Caro Quadrino,
credo che il caso Grecia, purtroppo, metterà a nudo la fragilità del “sistema Europa”, dove troppo forti sono i nazionalismi e, soprattutto in alcune situazioni, risultano assai deboli le diplomazie. Conosco abbastanza la Grecia, proprio nei giorni scorsi leggevo i titoli dei giornali di Atene che mettono in evidenza un dato per noi difficile da assimilare: i greci non vogliono gli aiuti dall’Unione europea! E’ un popolo orgoglioso e fiero, convinto di essere la culla della civiltà e della democrazia. Questo aspetto, poco messo in evidenza dai media italiani, sta facendo perdere ulteriore credibilità al governo di Atene. Se abbina a questo la crisi e la durezza dei rapporti con la Germania, il quadro è molto più chiaro di quanto sembri. Razionalmente, credo si arriverà ad un intervento di riduzione del debito internazionale, senza grossi sostegni diretti o interventi esogeni. Da non scartare un’uscita dall’euro per un periodo circoscritto.
Alla prossima
Adm

Grazie direttore,
purtroppo il quadro che mi descrive è davvero preoccupante. Speriamo bene.
buon lavoro
Carlo Quadrino
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