Paola Egonu, un ritorno da regina

Volleyball, CEV Champions League, Super FinalsPaola Egonu (VakifBank) con la Champions League conquistata al Pala Alpitour di Torino

Un sorriso sotto la pioggia. È quello di Paola Egonu che in una Torino uggiosa ma avvolgente ritrova la strada del successo, mettendo a segno una delle migliori prestazioni di sempre: 40 punti e protagonista assoluta in campo nella finale tra il suo VakifBank e l’Eczacibasi, il derby di Istanbul che valeva la coppa più importante d’Europa. In queste giornate italiane trascorse con le compagne di squadra, la fuoriclasse del volley azzurro si ritrova nel suo paese a programmare il futuro. Lo fa con la sua terza Champions League vinta in carriera e con l’entusiasmo di chi sa che può scrivere ancora tante pagine d’autore del libro sempre aperto della vita. Così, mentre il cielo fuori è grigio, lei trasmette positività, come forse mai nella sua storia di top player del volley mondiale. «Sono veramente fiera del lavoro che abbiamo fatto, all’inizio dell’anno invece è stata veramente difficile perché eravamo una squadra tutta nuova. Quindi sono fiera di come abbiamo concluso la stagione». E in effetti l’esperienza in Turchia con la maglia del Vakif non è stata una passeggiata. Un solo trofeo vinto prima di questo weekend (la coppa turca) e soprattutto una Sultan League persa di brutto. Il riscatto nella partita più importante: «Non mi sono resa conto di quanti punti stavo mettendo a segno, 40 sono tanti ma devo ringraziare le mie compagne perché senza di loro non sarei dove sono ora. Grazie a loro e al lavoro che abbiamo fatto come squadra».
Saluta la Turchia con lo stesso sorriso con cui ritrova il campionato del suo paese. La scelta di lasciare l’Italia dopo una stagione difficile, culminata con lo sfogo ai Mondiali in Olanda dopo tanto stress accumulato. Il razzismo di chi le chiedeva “sei italiana?” e la stanchezza per un calendario che mette una dietro l’altra gare su gare. «È tanto quello che ho fatto a 24 anni per vincere nello sport. Serve tanto duro lavoro, nessuno sa meglio di noi atlete quanto lavoriamo. Sono orgogliosa di aver conosciuto tutte le persone che ho incontrato sulla mia strada». Una strada non sempre facile, come dimostra anche l’esperienza di quest’anno in Turchia: «È stata una stagione di crescita, interessante, tosta. Mi aspettavo tutt’altro e quindi sono fiera del lavoro mentale e fisico che ho fatto grazie allo staff e alle ragazze. Alla fine è stato un anno bellissimo». Chiaro il riferimento a Giovanni Guidetti, il tecnico modenese che sulla panchina del Vakif ha praticamente vinto tutto e che non fa mistero del rammarico nel perdere una atleta del valore di Egonu: «Paola è una fuoriclasse. Peccato vada via, il mercato però è questo e per noi è capitato nel momento peggiore dell’economia turca a causa del terremoto. Difficile trovare altri sponsor. È andata così…».
Si volta pagina. Istanbul è già alle spalle, anche se Paola sui social continua a postare foto e video del successo in Champions e delle sue compagne. È come se avesse alzato l’asticella, quella che una atleta del suo calibro si pone a prescindere dal contesto: «Sono veramente fiera di essere arrivata fino a questo punto ma sono sicura di aver ancora dei margini di miglioramento e di poter crescere ancora. Questa finale di Champions era a Torino, quindi è un onore per me aver dimostrato qui in Italia il lavoro che sono andata a fare in Turchia». Adesso non resta che tornare a casa, in quella Milano che ha scelto come città del cuore dopo Novara e Conegliano: «Sono felice, ci vedremo in palestra. Ho visto la finale giocata contro l’Imoco. Una finale tosta, emozionante ritrovare un PalaVerde dove sono stata per tre anni. Ho una voglia matta di giocare nel campionato italiano», le parole che dicono tutto di come sia importante guardare al futuro nel posto giusto. «Torna in Italia una Paola molto più consapevole che ha lavorato tanto, che è cresciuta e che non vede l’ora di divertirsi a casa sua», il riassunto in bella copia di mille sensazioni che in questo momento sta vivendo Egonu. Le manca anche la Nazionale, alla quale stava per dire addio in un pomeriggio difficile dopo aver vinto un bronzo ai Mondiali e una Vnl: «Sarà divertente. Mi aspetto di lavorare bene insieme alle mie compagne che mi sono mancate, non vedo l’ora di riabbracciarle e di divertirci. Ci vediamo agli Europei». Si riparte con la maglia azzurra e poi con quella della Vero Volley. Staccato il biglietto d’andata, ora tocca a quello di ritorno. Ma potrebbe non essere l’ultimo: «Mai più in Turchia? Ma assolutamente no, si vedrà. Sono ancora giovane». Sorriso smagliante e occhiolino, Paola è tornata davvero. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Articolo pubblicato su La Stampa del 22 maggio 2023

LA STAMPA (pagina 35) 22-5-2023

Facebooktwittergoogle_pluspinterestlinkedinmail
Condividi questo articolo
Facebookrss
Segui

Be the first to comment on "Paola Egonu, un ritorno da regina"

Leave a comment