Napoli-Chievo 2-1: al 93′ miracolo al San Paolo con Milik e Diawara. Insigne esce e zittisce i tifosi

Napoli-Chievo 2-1Amadou Diawara esulta sommerso dai compagni dopo il gol decisivo segnato al 93' contro il Chievo (foto Ansa.it)

A due minuti dalla fine della partita il campionato sembrava virtualmente concluso. Il Chievo è in vantaggio al San Paolo con un gol di Stepinski e la Juventus è ormai lontana sette lunghezze. Poi, mentre i tifosi delusi contestano De Laurentiis, accade l’impensabile, qualcosa che sa tanto di miracolo. Milik al 43′ trova la via del gol che fino a quel momento Sorrentino e l’imprecisione dei suoi attaccanti – compreso il rigore sbagliato da Mertens – aveva negato al Napoli. L’arbitro concede tre minuti di recupero durante i quali lo stesso Milik di testa sfiora il raddoppio. C’è un calcio d’angolo per gli azzurri a 30 secondi dalla fine. Sul traversone di Callejon, Tonelli tocca di testa e Diawara da centro area fa partire un tiro a giro che s’insacca.

La partita
Il Napoli rinasce dalle proprie ceneri. Con questo 2-1 La Juventus è ancora avanti, ma il vantaggio è di soli 4 punti. Il miracolo si avvera e gli azzurri possono ancora credere nel sogno scudetto, calendario alla mano, con sette giornate dalla fine. Il catenaccio del Chievo resiste per quasi tutta la partita.

Primo tempo
Nella prima frazione il Napoli riesce ad avvicinarsi più volte alla porta ma si rende pericoloso soltanto in due circostanze. In apertura è Callejon che da breve distanza scarica oltre la traversa il solito traversone di Insigne proveniente dal lato opposto; nel finale Mertens, dopo un guizzo con il quale si libera di un avversario conclude con un rasoterra che Sorrentino agguanta grazie a un prodigioso colpo di reni. La gara si gioca in una sola metà campo. La difesa del Napoli è costretta solo a chiudere con attenzione le potenziali linee di passaggio in occasione delle rarissime circostanza in cui i veneti mettono la testa fuori dalla propria metà campo ed abbozzano un tentativo di offensiva.

Secondo tempo
Nella ripresa le difficoltà del Napoli potrebbero trovare fine se al 5′ Mertens riuscisse a trasformare un calcio di rigore, che lui stesso si procura, ma il belga spreca l’occasione tirando addosso a Sorrentino. In questa circostanza l’arbitro non estrae il cartellino giallo nei confronti di Depaoli, l’autore del fallo, che era già stato ammonito in precedenza, nonostante l’evidente trattenuta dell’avversario. Decisione contestata dai giocatori azzurri e che sicuramente condiziona il prosieguo della partita. Il Chievo trova il gol del vantaggio al 28′ grazie a un clamoroso errore in disimpegno di Koulibaly che regala il pallone a Giaccherini. L’ex napoletano serve Stepinski che insacca con un tiro sotto l’incrocio dei pali. Il Napoli tenta una disperata rimonta, ma lo fa con affanno e senza lucidità. Quando gli attaccanti azzurri riescono a concludere trovano sempre la porta sbarrata da un impeccabile Sorrentino. I primi miracoli della giornata li compie proprio l’estremo difensore dei veneti che cala una saracinesca davanti alla sua porta. I tifosi vedono sfumare ogni residua speranza di scudetto e si sfogano contestando De Laurentiis. Poi però arriva l’incedibile finale che nessuno più si aspettava, quello del vero miracolo di giornata. E così il Napoli torna a crederci e i tifosi a sognare.

Dalla paura alla gioia, Insigne zittisce i tifosi. Dalla depressione alla gioia, dalla tensione al coro liberatorio. A Napoli cambia tutto in cinque minuti, in cui gli eroi diventano gli outsider Milik e Diawara, mentre la stella Insigne litiga con la curva B, zittendo i tifosi dopo l’assist a Milik. Il pomeriggio del San Paolo è diventato da sogno dopo un lungo incubo, durato 85′ che sembravano aver chiuso la corsa scudetto. Il gol del Chievo aveva spento il San Paolo, che si era dedicato alle contestazioni contro il presidente azzurro De Laurentii e poi verso Lorenzo Insigne, fischiato dalla curva B dopo un errore con la reazione del fuoriclasse di Frattamaggiore e un «vaffa» con la mano destinato ai tifosi. Poi la svolta, prima il colpo di testa di Milik, e il suo gesto del cuore indirizzato ai tifosi poi il gol all’ultimo minuto di Diawara che ha fatto esplodere di gioia i tifosi accorsi in massa al San Paolo con la corsa dall’altra parte del campo del giocatore del Napoli con tutta la panchina in campo per esultare, e Diawara da solo, incredulo. E la gioia del San Paolo con il coro «Un giorno all’improvviso»: sotto la curva ad abbracciare i tifosi ci vanno Mertens e Callejon. Insigne non c’è, si è infilato subito negli spogliatoi.

Sarri: «Vogliamo vincerle tutte. Insigne? Stressato, ci sta che un giocatore si stufi». «Spero che questa sia una vittoria che ci dia benzina. Non c’è un messaggio alla Juventus ma il messaggio è vogliamo vincerle tutte». Maurizio Sarri è determinato nel dopo gara con il Chievo: «Vedere che siamo a 77 punti mi fa stare bene – dice – ma oggi mi fanno essere felice diverse cose. Che il primo caldo della stagione non ci abbia fatto andare sotto ritmo, che Milik sia tornato al gol e che il pubblico ci abbia fatto vincere la partita». Sarri parte dal pubblico. «Sono contento per il nostro pubblico – dice il tecnico toscano – perché senza di loro non saremmo riusciti a ribaltarla. Il nervosismo di Insigne? Lorenzo ha giocato bene. Se ha fatto il gesto, ma non l’ho visto, era forse un momento di stress perché perdere una partita così è stressante visto che non avevamo concesso niente e ci trovavamo sotto per un passaggio sbagliato, avendo avuto dieci occasioni. Poi penso che Lorenzo in certi momenti della partita ce l’aveva con se stesso per aver sbagliato un paio di conclusioni. Il pubblico deve accettare che il giocatore ogni tanto si stufi e il giocatore deve accettare che il pubblico si stufi. Non peno che se uno ti fischia per un gol sbagliato ti vuole meno bene di prima». Tra le note positive c’è l’apporto di Milik che Sarri non sembra ancora pronto a mandare dentro da titolare: «Vederlo titolare? È da vedere, qualche dubbio sul suo minutaggio ce l’abbiamo tutti visto che ha perso 12 mesi di allenamento sugli ultimi 18, è chiaro che la perplessità c’è».

E Maran contesta il gol decisivo. Il tecnico del Chievo Maran a fine gara contesta il gol partita degli azzurri: «Non esisteva il calcio d’angolo – dice – quell’azione doveva concludersi con un calcio di punizione per noi e staremmo qui a parlare di come avevamo portato via un punto da Napoli. In quei 30″ c’è stato tolto qualcosa, quindi un po’ di rabbia c’è. Non abbiamo avuto paura di vincerla, per questo ho tenuto le due punte in capo fino alla fine, per non far arrivare messaggio sbagliato ai miei giocatori di rilassarsi». Il Chievo resta però vicino alla zona calda: «Sappiamo che la classifica si è messa in maniera tale che dovremo lottare fino alla fine», ammette Maran.

NAPOLI-CHIEVO 2-1 (0-0)
Napoli (4-3-3): Reina 6, Hysaj 6, Tonelli 6.5, Koulibaly 5, Mario Rui 6.5, Allan 5.5 (25′ st Zielinski 6), Diawara 7, Hamsik 6 (18′ st Milik 7), Callejon 6, Mertens 4.5 (49′ st Rog sv), Insigne 5.5. (Rafael, 22 Sepe, 11 Maggio, 21 Chiriches, 19 Milic, 37 Ounas, 18 Leandrinho, 27 Machach). All.: Sarri 6.
Chievo (4-4-2): Sorrentino 7.5, Depaoli 5.5, Tomovic 6, Bani 6, Gobbi 5.5, Bastien 6, Radovanovic 6, Rigoni 6, Giaccherini 6 (36′ st Leris sv), Meggiorini 5 (7′ st Stepinski 6.5), Inglese 5. (90 Seculin, 98 Confente, 12 Cesar, 3 Dainelli, 5 Gamberini, 56 Hetemaj, 10 Gaudino, 31 Pellissier, 20 Pucciarelli, 55 Vignato). All.: Maran 6.
Arbitro: Manganiello di Pinerolo 5.
Reti: nel st 25′ Stepinski; 43′ Milik, 47′ Diawara.
Note: spettatori 45mila. Angoli: 14-0 per il Napoli. Recupero: 0′ pt e 3′ st. Ammoniti: Depaoli, Mario Rui, Giaccherini e Inglese per gioco scorretto; Insigne per proteste. Var: 0.

LA SITUAZIONE/SERIE A
Risultati (XXXI giornata, 8/4, ore 15):
 Benevento-Juventus 2-4 (giocata 7/4, ore 15); Crotone-Bologna 1-0; Milan-Sassuolo 1-1 (giocata ore 20.45); Napoli-Chievo 2-1; Roma-Fiorentina 0-2 (giocata 7/4, ore 18); Sampdoria-Genoa 0-0 (giocata 7/4, ore 20.45); Spal-Atalanta 1-1 (giocata 7/4, ore 18); Torino-Inter 1-0 (giocata ore 12.30); Udinese-Lazio 1-2 (giocata ore 18); Verona-Cagliari 1-0.
Classifica: Juventus 81; Napoli 77 punti; Lazio, Roma 60; Inter 59; Milan 52; Fiorentina 50; Sampdoria, Atalanta 48; Torino 45; Bologna, Genoa 35; Udinese 33; Sassuolo 30; Cagliari, Chievo 29; Spal, Crotone 27; Verona 25; Benevento 13.
Prossimo turno (XXXII giornata, 15/4, ore 15): Atalanta-Inter (14/4, ore 20.45); Bologna-Verona; Cagliari-Udinese (14/4, ore 15); Chievo-Torino (14/4, ore 18); Fiorentina-Spal (ore 12.30); Genoa-Crotone (14/4, ore 18); Juventus-Sampdoria (ore 18); Lazio-Roma (ore 20.45); Milan-Napoli; Sassuolo-Benevento.
Classifica marcatori
26 reti: Immobile (7 rigori-Lazio). 24 reti: Icardi (5-Inter). 21 reti: Dybala (3-Juventus). 18 reti: Quagliarella (6-Sampdoria). 17 reti: Mertens (4-Napoli). 15 reti: Higuain (1-Juventus). 14 reti: Dzeko (Roma). 11 reti: Iago Falque (Torino). 10 reti: Ilicic (2-Atalanta); Simeone (Fiorentina); D. Zapata (Sampdoria). 9 reti: Inglese (1-Chievo); Perisic (Inter); Milinkovic-Savic (Lazio); Belotti (Torino). 8 reti: Cristante (Atalanta); Pavoletti (Cagliari); Luis Alberto (Lazio); Callejon (Napoli); Antenucci (3-Spal). 7 reti: Verdi (Bologna); Khedira (Juventus); Thereau (4-Udinese-Fiorentina); Cutrone (Milan); Insigne (Napoli); Lasagna (Udinese). 6 reti: Destro (Bologna); Barella (1-Cagliari); Chiesa (Fiorentina); Suso (Milan); Hamsik (Napoli); Babacar (2-Fiorentina/Sassuolo); El Shaarawy (Roma); Paloschi (Spal); Barak (Udinese). 5 reti: A.Gomez (2-Atalanta); Diabatè (Benevento), Joao Pedro (1-Cagliari); Trotta (2-Crotone); Veretout (1-Fiorentina); De Vrij (Lazio); Bonaventura (Milan); Perotti (2) e Under (Roma); Caprari (Sampdoria); Obi e Ljajic (Torino). 4 reti: Petagna (Atalanta); Palacio (Bologna); Budimir (Crotone); Benassi (Fiorentina); Lapadula (2-Genoa); Skriniar (Inter); Pjanic, Cuadrado, Bernardeschi e Mandzukic (Juventus); Parolo e Bastos (Lazio); Kalinic e Kessiè (1-Milan); Allan, Koulibaly e Zielinski (Napoli); Torreira (Sampdoria); Politano (Sassuolo); Niang (Torino); De Paul (1-Udinese); Kean e Pazzini (4-Verona).

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