Dibattito sulla legalità a Cava: abusi edilizi pietra dello scandalo

Il problema dell’abusivismo a Cava ha tenuto banco nel convegno di ieri su legalità, ambiente e diritto alla casa. L’iniziativa – dell’associazione “Città democratica” – si è caratterizzata per una serie di interventi di cittadini dopo quelli dell’ex assessore all’Urbanistica Rossana Lamberti, del presidente di Legambiente Campania Michele Buonomo e del presidente dell’Anci Campania Nino Daniele. Sono stati intervistati dal direttore de “la Città” Angelo Di Marino.
La partecipazione dei cittadini ha inquadrato la questione nel microcosmo cavese dopo le parole di Buonomo e Daniele. In particolare il primo ha riportato l’attenzione sulla «necessità di incoraggiare la riqualificazione di strutture edilizie già esistenti da un punto di vista architettonico e climatico», mentre il secondo ha individuato «nell’acquisizione al patrimonio comunale degli immobili abusivi» una scappatoia per evitare, laddove possibile, gli abbattimenti. Entrambi si sono detti favorevoli ad una riperimetrazione del territorio che, come sottolineato dalla Lamberti, sia «condivisa dalla Regione con i Comuni».
Le questioni più controverse e le denunce più forti sono, però, giunte dai cittadini. «L’abusivismo è incoraggiato in un certo senso dalla mancata vigilanza della politica», ha chiosato un cittadino, Maurizio Manzo. Sul concetto dei due pesi e due misure, invece, si è soffermato Vincenzo Mercurio, il proprietario dell’ultima delle cinque case abbattute sotto il mandato della passata amministrazione Gravagnuolo, a Passiano. «Nelle liste degli abusivi non ci sono mai consiglieri che pure hanno costruito illegalmente – ha commentato – Io ho abitato nei prefabbricati per 24 anni prima di edificare una casa abusiva». E’ risultata controversa negli interventi, inoltre, l’opportunità di acquisire al patrimonio le case abusive. Per il sindacalista del Sunia Liborio De Simone se «una casa è abusiva deve andare giù e gli enti locali devono lavorare ad una programmazione per migliorare urbanisticamente la città», mentre per il consigliere di Fds Michele Mazzeo bisogna esaminare i vari aspetti dell’abusivismo.
L’esponente di “Sinistra e Libertà” Pino Foscari, invece, ha lanciato l’allarme sul fatto che in città «vi sono dei punti critici dal punto di vista del dissesto idrogeologico, quali Alessia, San Giuseppe al Pennino e Sant’Anna» per cui bisogna tutelare il territorio. «Gli amministratori hanno una grave responsabilità nel problema dell’abusivismo anche perché i cittadini hanno scarsa fiducia in loro: c’è bisogno di uno scatto culturale in tal senso», ha concluso. 
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pubblicato da “la Città” del 23 febbraio 2011

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