Pallanuoto: Settebello, il sogno del bis ai Mondiali si ferma ai rigori

Pallanuoto: Italia-SpagnaL'azzurro Giacomo Cannella in azione difensiva contro la Spagna (Foto di Giorgio Scala e Andrea Staccioli/ DBM)

Niente da fare. Dopo 21 anni la Spagna riconquista il Mondiale e per il Settebello non resta che cedere il titolo conquistato tre anni fa a Gwangju. Un secondo posto che, per come sono andate le cose in questo torneo, sta stretto alla squadra di Sandro Campagna. Un anno dopo la grande delusione ai Giochi di Tokyo, gli azzurri hanno ritrovato grinta e smalto declinando una pallanuoto di alto livello lungo tutto il percorso iridato. Non era favorita l’Italia ma ha battuto chi aveva i favori del pronostico, come i padroni di casa dell’Ungheria e i vice campioni olimpici della Grecia. E nella finale con la Spagna ha sfoderato una grande prova di carattere, soprattutto nel quarto tempo, quando la situazione sembrava ormai compromessa, che ha permesso agli azzurri di acciuffare il pareggio (9-9) e sfiorare la vittoria a fil di sirena. Solo l’interminabile serie di rigori, culminata con un doppio errore di Cannella, ha condannato il Settebello. Peccato, restano l’amaro in bocca ma anche alcune certezze su questo gruppo, in parte rifondato da Campagna dopo le Olimpiadi. In un torneo che vede fuori dal podio tutti i Paesi balcanici (la Serbia ha vinto i Giochi di Tokyo appena un anno fa), l’Italia ha portato in vasca valori sia tecnici che caratteriali di primissimo ordine.
«È stata una bellissima partita, un grande spettacolo: certo poteva andare diversamente – non nasconde l’amarezza a fine partita il ct Campagna -. Abbiamo avuto una reazione da grandissima squadra». Per il commissario tecnico l’argento conquistato ai Mondiali di Budapest rappresenta un punto di partenza per la sua squadra: «Voglio ringraziare i ragazzi per quello che hanno fatto, so che adesso è forte la delusione ma bisogna reagire perché ci aspettano, da qui alle Olimpiadi di Parigi, due anni impegnativi, in cui ci saranno due europei, uno ad agosto a Spalato, e altrettanti mondiali: sono certo che saremo all’altezza come sempre». Campagna guarda alla prospettiva del Settebello che unisce l’esperienza dei veterani alla spregiudicatezza dei giovani con meno presenze: «Questa squadra ha avuto una crescita esponenziale. Alla vigilia in pochi avrebbero scommesso che sarebbe andata sul podio mondiale», sottolinea il tecnico azzurro.
La finale di ieri, giocata sull’Isola Margherita, ha visto la Spagna avanti fin dalle prime battute e gli azzurri pagare un secondo tempo disastroso: 6-3 a metà gara e 9-6 all’inizio dell’ultimo quarto. Gli azzurri però hanno raddrizzato la gara nel finale, prima di crollare nei tiri dai 5 metri (15-14).
La Spagna fa festa ma questo Settebello esce tra gli applausi. —
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Articolo pubblicato su La Stampa di lunedì 4 luglio 2022

LA STAMPA (pagina 32) 4-7-2022

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