Dalla dieta di Contador alla Bassino a chilometro zero, così lo sport ha cambiato l’alimentazione

Forum Food & BeverageIl Forum Food & Beverage promosso da The European House Ambrosetti a Bormio

C’è chi guarda allo sport con un occhio particolare. E’ il settore del Food, un comparto strategico per il nostro Paese, che ha acceso i riflettori sui campioni e la pratica sportiva per mettere meglio a fuoco le esperienze e i punti di forza dell’alimentazione degli atleti. Un modo per disegnare la roadmap del futuro per il settore del mangiare (e bere) bene e le priorità dell’industria agroalimentare italiana. Occasione del confronto è stato il 6° Forum Food & Beverage promosso da The European House Ambrosetti a Bormio. Nella due giorni in Valtellina si sono alternati oltre 100 tra manager dell’industria alimentare, politici, esperti, ospiti internazionali e campioni dello sport in quello che è stato un vero “Summit del Food”, paragonabile per il settore all’appuntamento economico di Cernobbio.

A parlare del modo in cui un atleta affronta l’alimentazione sono stati proprio i campioni. “Io ho la tendenza a dimagrire, ma questo per una discesista può essere un problema”, ha spiegato la sciatrice azzurra Marta Bassino. L’atleta cuneese, campionessa del mondo nello slalom parallelo a Cortina d’Ampezzo 2021 e vincitrice della Coppa del Mondo di slalom gigante nel 2021, ha anche svelato la sua ricetta vincente: “Grazie a una nutrizionista che mi affianca, ho imparato a bilanciare la mia dieta ricorrendo anche a prodotti a chilometro zero, biologici e di qualità che mi hanno favorito nel mantenimento del peso ideale”.

Proprio la figura del nutrizionista nello sport è stata al centro di uno dei dibattiti, dedicato ad alimentazione e salute, con protagonista Giorgio Calabrese, il dietologo ufficiale della Juventus. Così come lo sport, anche nel campo del Food e della salute piu’ in generale, rappresenta un valore per il rilancio e la promozione del Paese. E’ il caso dei Giochi di Milano-Cortina 2026, ai quali tutti guardano con grande attenzione, al di là dell’evidente valenza sportiva dell’evento, come sottolineato, tra gli altri, da Rossana Ciuffetti, responsabile della Scuola dello Sport, e Antonio Marano, della Fondazione Milano-Cortina 2026.

Restano però i campioni gli esempi da seguire anche per una corretta alimentazione, quella di tutti i giorni che fa spesso a gomitate con la fretta, lo stress e le cattive abitudini. “Per me che ho un peso forma superiore ai 100 chili, l’importanza del gestire il peso è rivolta soprattutto a bilanciare massa muscolare e grasso”, ha illustrato lo sciatore azzurro Dominik Paris. “Nel mio caso, privilegiavo una dieta ricca di proteine perché il mio sforzo aveva una durata abbastanza breve. In caso di inattività, come dopo il grave infortunio che ho subito, lo sforzo era rivolto soprattutto al contenimento”, ha sottolineato il discesista meranese, campione del mondo nel 2019.

Per Ivan Basso “l’alimentazione è un pilastro per la preparazione dell’atleta durante tutta la stagione. Una corretta alimentazione è funzionale per l’energia, il recupero e il rendimento”. Ivan “il Terribile”, una carriera alle spalle con due Giri d’Italia vinti, da ex atleta ha disegnato le caratteristiche ideali del menu per un campione: “E’ necessaria una grande cura sia per la qualità che per la quantità del cibo: negli ultimi anni la figura del nutrizionista ha posto una maggiore attenzione ma il punto di partenza è innanzitutto la disciplina dell’atleta per sé stesso. Che è stato il segreto anche della mia longevità agonistica”.

Scollinando in bilico su un sellino si ha una angolazione singolare dell’alimentazione. Non sempre è facile mantenere il giusto equilibrio, come ha confermato Alberto Contador, un altro dei campioni intervenuto al Forum di Bormio: “Il mio rapporto con il cibo è stato difficile perché dovevo contenere il peso per mantenerlo ottimale. Fondamentale per me il rapporto tra proteine, carboidrati e grassi che ho imparato a dosare. Ora nel ciclismo c’è stato un grande progresso, che consente di verificare anche come il cibo viene assimilato e il modo ottimale per assumerlo”.

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Articolo pubblicato su La Stampa di lunedì 20 giugno 2022

Articolo pubblicato sul sito de La Stampa lunedì 20 giugno 2022 (consultabile a questo link)

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