Napoli Città Libro: un invito alla lettura e alla convivenza

Napoli Città Libro 2019A Castel Sant'Elmo l'edizione 2019 di Napoli Città Libro

L’inimitabile Castel Sant’Elmo fa da palcoscenico alla II edizione di Napoli Città Libro, Salone del libro e dell’Editoria che sarà visitabile fino a domenica 7 aprile.

Il tema di quest’ anno è Approdi. La cultura è un porto sicuro, forte richiamo a uno degli argomenti di attualità più forti di questo periodo.

In omaggio allo spirito marinaro della città, l’Auditorium centrale è stato simbolicamente chiamato Rosa dei Venti e le altre tre sale Levante, Ponente e Libeccio e in ciascuno spazio l’offerta delle attività organizzate è davvero ampia: incontri e dibattiti, laboratori per bambini e ragazzi, numerosissimi stand di libri in vendita e la mostra Pensieri sospesi, a cura di Anna Imponente.

Il programma è organizzato in sezioni: Àncore, focalizzata sulla contemporaneità; Sirene, dedicata alla riflessione su fake news, populismi e voci ingannevoli; Un’ora con, che vede protagonisti numerosi ospiti; e Rotta su Napoli, riservata a tradizioni, storie e culture della città.

I libri in vendita ricoprono una imponente varietà di generi: dalle narrazioni per bambini ai romanzi storici e contemporanei, dai grandi classici greci e latini ai fumetti, dalle opere di attualità ai libri di archeologia.

Ogni qualvolta ci si avvicina ad uno stand si viene travolti dagli occhi entusiasti e dalle parole appassionate dei venditori, pronti a mostrare tutto ciò che si trova sul tavolo.

Oltre alle case editrici, gli scrittori e i semplici curiosi, i protagonisti di questa fiera sono i ragazzi. Tantissime scolaresche si aggirano tra i libri e partecipano ai dibattiti. Per loro, infatti, sono stati organizzati laboratori artistico-creativi, tra cui quelli di fumetto e di musica.

Non a caso, ospite della mattinata inaugurale è stata la giovanissima scrittrice, classe ’99, Sabrynex, di origini africane e attualmente residente a Castel Volturno. A soli quattordici anni scrisse il suo primo romanzo, Over, pubblicandolo online, per poi essere contattata dalla Rizzoli. Ha trovato nella scrittura un modo per combattere il suo essere introversa. “Voglio essere giudicata per quello che sono, per la mia cultura e il mio talento”, è questo ciò che dice al pubblico, ciò che vorrebbe dire al suo paese e al mondo.

È ciò che cerca di comunicare anche Napoli Città Libro, trattando temi come la spaccatura tra Nord e Sud, l’immigrazione e la cultura come porto sicuro, ma non chiuso, più che adatto per esprimere opinioni e scambiare idee secondo gli ideali di convivenza e solidarietà.

Il Salone si pone come obbiettivo la restituzione alla città di Napoli di un ruolo strategico e di primo piano nel mondo dell’editoria e della conoscenza. Bisogna mettere in evidenza quell’identità per cui Napoli si sente da sempre un polo di cultura, di progresso intellettuale e di apertura mentale e umana.

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