«Credo che Sarri debba essere contento di cosa sta facendo il Napoli, senza tanto guardare in casa altrui, ma rispetto le opinioni personali». Così Massimiliano Allegri, ribattendo al collega che aveva parlato di Juve «di un’altra categoria», per questioni di «fatturato», lancia la sfida Juve-Napoli del 13 febbraio. «Il fatturato è una questione di numeri – ha aggiunto il tecnico bianconero – ma il Napoli ha 50 punti, una buona squadra, un ottimo allenatore ed uno degli attacchi più forti d’Europa». Allegri ha una certezza sulla sfida a distanza con il Napoli. «Noi abbiamo 5 punti in meno dello scorso anno e questo dice che il Napoli sta facendo un campionato straordinario. Ora mancano 2 partite prima dello scontro diretto, dobbiamo pensare a vincere con il Genoa e poi a Frosinone», ha ribadito il tecnico bianconero. «Agganciarli prima dello scontro diretto? Per raggiungere il Napoli bisogna che loro perdano due punti e che noi le vinciamo tutte. È importante arrivare allo scontro diretto con lo stesso distacco, poi vedremo. Il campionato è lungo, le ultime sei partite saranno fondamentali e tutte le prime cinque in classifica ora saranno ancora in corsa nelle ultime giornate», ha concluso.

Allegri ha anche commentato la chiusura di un mercato che non ha visto colpi clamorosi. «Dire chi si sia rafforzata è difficile, la Juve ha una rosa importante. Abbiamo recuperato diversi giocatori e pensiamo a noi stessi», ha detto il tecnico bianconero alla vigilia della sfida contro il Genoa. «La Roma aveva già un ottima squadra, fra l’altro uno dei nuovi (El Shaarawy) è già stato decisivo nella partita di domenica. Anche Perotti è un giocatore importante. ma credo che tutte le squadre nelle prime posizioni saranno in lotta per lo scudetto fino alla fine», ha aggiunto. Infine una battuta sull’operato della Juve. «Ci stiamo muovendo bene sui giovani ma per ora non li conosco e ne parlerò quando li avrò a disposizione», ha dichiarato.

Il paragone con Conte
Se i desideri di Allegri diventassero realtà, la Juventus infilerebbe contro il Genoa la 13/a vittoria consecutiva, battendo il record di Conte, eguagliato con la vittoria di Verona con il Chievo: «I paragoni preferisco farli con me stesso: rispetto allo scorso anno abbiamo cambiato molti interpreti. Mi ha stupito in positivo la crescita mentale dei giovani e dei nuovi». Zaza «potrà essere della partita anche se non ho deciso – ha spiegato Allegri – Marchisio quando salta una partita fa difficoltà a recuperare la forma migliore. Pereyra è recuperato, sarà un acquisto importante per noi».

Khedira salterà Napoli e Bayern
Il nuovo stop di Khedira complica i piani di Allegri, nei venti giorni che racchiudono le partitissime con Napoli e Bayern. Una circostanza – la lesione all’adduttore lungo della coscia destra – che conferma la fragilità muscolare del centrocampista tedesco, costretto a saltare lo scontro al vertice con la squadra di Sarri e a fortissimo rischio per l’andata degli ottavi di Champions. La prognosi è di 2-3 settimane, ed il big-match con i campioni di Germania sarà esattamente tra 21 giorni. Col Genoa non ci sarà neppure Chiellini, che domenica a Verona era rimasto in panchina, ma nel caso del difensore si tratterebbe soltanto di un affaticamento muscolare. La lista degli infortunati in casa bianconera si allunga di nuovo: per almeno 3 settimane è fermo Mandzukic e per una quindicina di giorni anche Asamoah, mentre sono tuttora incerti i tempi di recupero di Lemina. Per la partita contro il Genoa l’assenza di Khedira riapre le porte a Sturaro, mentre la nuova assenza di Chiellini conferma il trio difensivo Caceres-Bonucci-Barzagli.

Risorse esterne:
– La conferenza stampa di Allegri (dal sito della Juventus)

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