Primarie Pd: la mossa di Migliore e la solitudine di De Luca

di Angelo Di Marino
Non è la mossa finale ma potrebbe diventare quella decisiva. Dopo settimane di inciuci, trattative, petizioni e promesse è arrivata l’ufficializzazione della candidatura di Gennaro Migliore. Il primo (e solo) nome circolato come “unificatore” delle istanze di quanti non vogliono tra i piedi De Luca e Cozzolino. E che sarebbero, a loro detta, la gran parte del Pd in Campania. Sarà, di certo c’è come ancora una volta i democratici palesino senza mezzi termini la loro avversione al sindaco di Salerno e, in seconda battuta, all’europarlamentare che tanto fu vicino a Bassolino. In nome del “nuovo” e del “diverso” si sbarra la strada a chi da decenni prova a diventare il presidente della Regione. Per chi non se lo ricorda, De Luca voleva candidarsi al posto di Bassolino già nel 2000 e nel 2005, ma non ci fu verso. Spintonando i superstiti, nel 2010 riuscì a sfidare Caldoro, perdendo senza appello sia pure con tutte (?) le attenuanti del caso.

A fattor comune la solitudine in cui da decenni si trova ad operare, nel suo partito, il sindaco di Salerno. E se il centrosinistra ha nel suo Dna la sconfinata capacità di complicarsi la vita, Vincenzo De Luca ha dalla sua l’innegabile primato di aver bruciato negli anni qualsiasi tipo di alleanza, politica e non. Adesso si dice “disgustato” dalla scelta di Migliore, in realtà accusa l’ennesimo colpo ad un’ambizione che somiglia sempre più ad un’ultima spiaggia.

Ma veniamo a Migliore. Pochi giorni fa, accogliendo l’istanza dell’Italia dei Valori (partito del quale risulta difficile trovare tracce di esistenza politica), il segretario regionale del Pd, l’onorevole Assunta Tartaglione, ha riaperto i termini per le candidature alle “primarie di coalizione”.Due piccoli particolari: l’Idv aveva da tempo già candidato il segretario Nello Di Nardo alle primarie, mentre la riapertura delle candidature sancita dalla Tartaglione, parlamentare vicina al consigliere regionale Casillo a sua volta sponsor di De Luca (almeno fino a prova contraria), non parlava di possibili altri aspiranti del Pd. Neanche li escludeva, a dire il vero. Il che fa pensare, a questo punto, che l’omissione fosse voluta proprio al fine di lasciare uno spiraglio aperto a Migliore.

Il deputato, che tanto era vicino a Vendola salvo poi girare i tacchi e confluire nel Pd, con la sua discesa in campo tanto annunciata e solo adesso resa ufficiale, mette spalle al muro un po’ tutti. Costringe il Pd campano o a sceglierlo come “candidato unitario”, come lui stesso si professa, o a farlo gareggiare comunque contro De Luca e Cozzolino. Non c’è una terza via, perché escluderlo dai giochi finirebbe per trasformarsi nel più clamoroso degli autogol e consacrerebbe, più di ogni altro risultato elettorale, lo stesso Migliore a vincitore della partita.

Come è ovvio, la auto candidatura di Migliore porterà ad un ulteriore slittamento delle primarie in Campania. Già procrastinate da dicembre a gennaio e ora fissate al primo di febbraio, potrebbero essere riprogrammate per il 15 del mese prossimo. Un ulteriore elemento per comprendere come, per quell’epoca, potrebbero davvero risultare inutili.

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