di Angelo Di Marino
Vent’anni. Una vita. La mia. Respiro Salerno dal 1994, non esisteva Facebook e quando parlavi al cellulare ti guardavano strano. Sono stati anni densi e mai facili, di certo indimenticabili. E con lo scorrere del tempo, il crescere in noi della consapevolezza di rappresentare un presidio di libertà, sia pur nel nostro piccolo, riconosciuto e apprezzato dai salernitani.
Interpretato insieme alla redazione con caparbietà, ostinazione, abnegazione. Reso possibile anche da un editore vero e indipendente che mi ha concesso una fortuna riservata a pochi: quella di fare il direttore nella mia regione, guidando una testata diventata leader non solo nelle edicole ma anche nel cuore di Salerno e della sua provincia.
Negli anni avrò scritto e riscritto questo pezzo decine di volte nella mia mente. Ora che diventa nero su bianco non vorrei sciuparne neanche una riga. Ed è per questo che lo voglio utilizzare per dire grazie. Alla mia famiglia, al gruppo di lavoro di questo giornale fatto di amici prima che di colleghi, al Gruppo Espresso che ancora crede in me. Ai tanti collaboratori che rendono forte e radicato questo progetto editoriale. A chi non c’è più e resterà sempre nei nostri cuori.
Ed oggi mi sento di ringraziare anche i nemici di questo giornale. Di alcuni c’è traccia nelle inchieste dell’Antimafia, intercettati mentre lamentano il troppo spazio da noi dato alla verità. Senza di loro forse non saremmo così forti ed ostinati nel portare avanti il nostro lavoro quotidiano.
Ma è a voi lettori che devo il grazie più grande. Avete permesso a questa testata di diventare una realtà nella vita di tutti i giorni della nostra gente. Un patrimonio inestimabile.
All’amico Enzo D’Antona, uomo del Sud che da oggi dirigerà questo giornale, non posso che augurare il meglio. Per lui e per voi, scrivendo insieme pagine orgogliosamente salernitane.
Questa è la mia terra. Questo è il nostro giornale. Questa è “la Città”.
Buona vita a tutti!

Pubblicato su “la Città” del 12 gennaio 2015

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