Champions League: Napoli-Dinamo Kiev 0-0, ora la qualificazione si complica. Si decide tutto a Lisbona

Napoli-Dinamo Kiev 0-0Manolo Gabbiadini prova la conclusione nel finale del match contro la Dinamo Kiev

Il popolo del San Paolo sperava in una festa ed invece finisce in parità tra Napoli e Dinamo Kiev. E ora sarà necessario soffrire fino alla fine. Tutto si deciderà infatti nell’ultimo turno, quando il Napoli affronterà il Benfica a Lisbona, dove una sconfitta potrebbe addirittura essere fatale per gli azzurri, spedendoli in Europa League. Anche un pareggio con i portoghesi, invece, lancerebbe gli azzurri agli ottavi di finale di Champions.

La partita
Il 3-3 del pomeriggio tra Besiktas e Benfica condiziona inevitabilmente la partita del San Paolo. Al Napoli non basta più vincere per ottenere la qualificazione agli ottavi di finale di Champions. Sull’altro fronte la Dinamo Kiev, che si presenta in campo con un solo punto in classifica, può raggiungere con due vittorie il Besiktas ed agguantare, quanto meno, i sedicesimi di finale di Europa League. Gli ucraini, perciò, sono molto concentrati e decisi a farsi valere, tanto è vero che nel primo tempo mantengono complessivamente una superiorità sul terreno di gioco. Sarri fa rientrare Albiol, assente da quasi due mesi per l’infortunio subito in occasione della partita con il Benfica ed a centrocampo conferma Diawara e schiera Zielinski al posto di Allan.

Primo tempo
Il Napoli si difende bene e punta sulle ripartenze. Ma i suoi tre attaccanti, tutti pesi leggeri fronteggiati da una retroguardia di colossi, sono troppo lontani gli uni dagli altri e non riescono a creare occasioni favorevoli. Durante la prima frazione di gioco le due squadre non riescono a creare nessuna occasione da gol. L’unico tiro in porta arriva con una conclusione di Hamsik dalla distanza che sembra più un passaggio per Rudko che un tentativo di far gol. La Dinamo cerca prevalentemente di sfondare sul lato sinistro del proprio attacco dove Yarmolenko, soprattutto nella prima parte della gara, riesce in più di un’occasione a saltare Ghoulam. Ma Besedin, unica punta della formazione di Rebrov, rimane ingabbiato nella morsa che gli stringono intorno Koulibaly e il rientrante Albiol e non è mai in grado di puntare verso la porta di Reina.

Secondo tempo
Nella ripresa il Napoli comincia con uno spirito più combattivo, ma in realtà è un fuoco di paglia che dura solo pochi minuti. Gli azzurri hanno sempre le stesse difficoltà ad avvicinarsi alla porta di Rudko che viene chiamato in causa solo per qualche tiro dalla media e lunga distanza di Hamsik e Insigne. L’ingresso in campo di Gabbiadini al posto di Insigne, quando mancano poco più di venti minuti alla conclusione della gara, ravviva l’attacco del Napoli e Rudko deve intervenire in due occasioni per respingere pericolose conclusioni dell’attaccante azzurro. La partita in questa fase è aperta perché le squadre sentono di poter ottenere la vittoria, un risultato che potrebbe essere determinante per entrambe. Con il passare dei minuti vengono meno le energie e diminuisce anche la precisione nei passaggi, così il pareggio diventa il risultato sempre più vicino. Finisce così con uno 0-0 che delude il pubblico del San Paolo che accoglie il risultato con una sonora bordata di fischi. Si aspettava la festa ed invece dovrà soffrire per altri 90 minuti.

Sarri: «Condizionati dal pareggio tra Besiktas e Benfica». «La squadra è uscita per il riscaldamento con il Benfica che vinceva 3-1 e mentre siamo entrati in campo si è saputo del 3-3, così i ragazzi hanno capito che vincere o pareggiare era uguale». Così su Premium Champions l’allenatore del Napoli Maurizio Sarri dopo lo 0-0 contro la Dinamo Kiev in Ucraina. «Sicuramente questo fatto ci ha influenzato negativamente – ha aggiunto – l’obiettivo è non essere influenzati da niente, però è difficile avere il sangue agli occhi quando il risultato è relativo come quando devi vincere per forza. Potevamo segnare anche prima dell’ingresso di Gabbiadini: non lo volevo nemmeno far giocare più di tanto perché non era al cento per cento».  «Le palle gol le abbiamo create, ci è mancato un pizzico di rabbia e determinazione e comunque va considerato che la Dinamo è una squadra solida. Sapevamo che il girone sarebbe stato molto equilibrato – ha proseguito Sarri – e che probabilmente la qualificazione ce la saremmo giocata all’ultima giornata. Non penso che ci sia un problema fisico, penso che stasera siamo stati condizionati dagli agenti esterni: è la testa dell’uomo, non dovrebbe ma funziona così. Spero che questa sia una situazione episodica e che non si ripresenti il torpore notato un mesetto fa e che pensavo fosse passato».

Hamsik: «A Lisbona per fare risultato ma non come stasera». «È un peccato, perché con una vittoria era più semplice, però siamo ancora in testa e dovremo fare risultato a Lisbona»: così ai microfoni di Premium Sport il capitano del Napoli, Marek Hamsik, commenta il pareggio con la Dinamo Kiev. «Sicuramente – dice – non saremmo andati lì a difendere il pareggio, ma dovremo essere diversi da come siamo stati oggi. Anche se la Dinamo ha dimostrato di meritare di stare in questa competizione».

NAPOLI-DINAMO KIEV 0-0  
Napoli (4-3-3): Reina 6, Hysaj 6, Albiol 6, Koulibaly 6, Ghoulam 6, Zielinski 5.5 (33′ Allan sv), Diawara 6.5, Hamsik 6, Callejon 6, Mertens 5.5 (41′ st Giaccherini sv), Insigne 5.5 (21′ st Gabbiadini 6). (1 Rafael, 11 Maggio, 21 Chiriches, 8 Jorginho). All.: Sarri 6.
Dinamo Kiev (4-3-2-1): Rudko 6.5, Morozyuk 6, Khacheridi 6, Vida 6, Makarenko 6, Sydorchuk 6 (21′ st Orikhovskiy 5.5), Rybalka 6, Garmash 5.5, Yarmolenko 6.5, Tsygankov 5.5 (15′ st Gonzalez 6), Besedin 5,5 (35′ st Junior Moraes sv). (1 Shovkovskiy, 5 Antunes, 18 Korzun, 29 Buyalsky). All.: Rebrov 6.
Arbitro: Hategan (Romania) 6.5.
Note: spettatori 30mila circa. Angoli: 17-2 per il Napoli. Recupero: 0′ pt e 3′ st. Ammoniti: Sydorchuk e Koulibaly per gioco scorretto.

LA SITUAZIONE/CHAMPIONS LEAGUE
Gruppo B (V giornata, 23/11, ore 20.45): Napoli-Dinamo Kiev 0-0; Besiktas-Benfica 3-3.
Classifica: Napoli e Benfica 8 punti; Besiktas 7; Dinamo Kiev 2.
Prossimo turno (VI giornata, 6 /12, ore 20.45): Benfica-Napoli; Dinamo Kiev-Besiktas.

Guerriglia fuori del San Paolo, taxi in fiamme. Un taxi dato alle fiamme con un petardo, scontri tra tifosi del Napoli, che hanno lanciato pietre, bottiglie e sedie, e forze dell’ordine che hanno risposto con un fitto lancio di lacrimogeni. Il tutto mentre i supporter del Napoli erano in fila per entrare al San Paolo. È stata una mezz’ora di guerriglia urbana a precedere la sfida di Champions League tra il Napoli e la Dinamo Kiev. La tensione è salita improvvisamente in piazzale Tecchio poco dopo le 20, quando un folto gruppo di tifosi azzurri, che era all’esterno della curva A, ha cominciato a lanciare dei petardi in direzione della stazione di Campi Flegrei. Uno dei petardi è entrato nel finestrino di un taxi che era fermo al semaforo. Il taxi, stando a quanto riferito da testimoni sul posto, non aveva passeggeri a bordo e l’autista è subito sceso per cercare di togliere il petardo dal sedile posteriore, ma la tappezzeria aveva già preso fuoco e l’uomo si è allontanato. Il taxi, al centro della carreggiata, ha preso rapidamente fuoco, bruciando quasi completamente e le fiamme si sono allungate anche sull’asfalto intorno, dove intanto le auto gli sfilavano rapidamente accanto. L’incendio è stato poi spento dai vigili del fuoco.

Subito dopo le forze dell’ordine si sono radunate e, in assetto antisommossa, hanno cominciato ad avvicinarsi al folto gruppo di ultras all’esterno della curva. È partito dai tifosi un lancio di bottiglie e petardi a cui polizia e carabinieri hanno risposto con un fitto lancio di lacrimogeni. I tifosi, alcuni dei quali con le cinture in mano, hanno affrontato le forze dell’ordine, lanciando bottiglie, pietre e anche delle sedie prese dai chioschi di bibite e panini. Bottiglie di vetro, intanto, piovevano sull’area davanti alla curva A anche dalle strade laterali, affollate di tifosi che si recavano allo stadio. Dopo diverse cariche, i tifosi si sono poi dispersi per le vie adiacenti a Piazzale Tecchio ed è tornata la calma. Si è svolto regolarmente, invece, l’ingresso dei tifosi ucraini allo stadio. I supporter della Dinamo sono arrivati per lo più alla spicciolata e sono stati raggruppati dalle forze dell’ordine che li hanno fatti entrare intorno al 28′ del primo tempo nel settore ospiti inferiore, evitando la gradinata superiore per motivi di sicurezza. La tensione intorno alla partita era salita già nella tarda serata di martedì 22 novembre, quando un tifoso della Dinamo Kiev è stato accoltellato in pieno centro storico.

Tensione a Villa Literno tra ucraini e polizia. Ma tensione c’è stata anche a molti chilometri dal San Paolo, per la precisione alla stazione di Villa Literno, in provincia di Caserta, dove è giunto un autobus con a bordo una settantina di tifosi della Dinamo Kiev partiti da Roma e diretti a Napoli. L’autista ha però fermato il bus nel comune casertano perché molti di loro erano ubriachi: alla stazione è intervenuta la polizia in tenuta antisommossa, i fan ucraini hanno raccolto delle pietre, ma non ci sono stati scontri. La tensione è durata oltre un’ora, poi i tifosi sono stati fatti salire su un pullman, scortato dai mezzi delle forze dell’ordine che li ha portati alla questura di Napoli, dove la polizia scientifica li ha identificati.

Articolo aggiornato alle 23.36 del 23 novembre 2016

Facebooktwittergoogle_pluspinterestlinkedinmail
Condividi questo articolo
Facebookrss
Segui

Be the first to comment on "Champions League: Napoli-Dinamo Kiev 0-0, ora la qualificazione si complica. Si decide tutto a Lisbona"

Leave a comment