Grinta e intensità “segreti” del Napoli di Sarri

Marek Hamsik e Gonzalo HiguainMarek Hamsik e Gonzalo Higuain

Dopo la roboante vittoria ai danni del Bruges, il Napoli, a sorpresa, si ripete, e liquida la Lazio con un netto 5-0. Confermato il nuovo modulo, quel 4-3-3 da molti invocato, gli azzurri sin dai primi minuti appaiono in palla e particolarmente volitivi. Con un Higuain e un Insigne oltremodo ispirati, e un Jorginho in grande spolvero, gli uomini di Sarri già nel primo tempo mettono la partita sui binari giusti, dilagando poi nella ripresa.

Una intensità come non si vedeva da tempo è ciò che più ha colpito della prestazione di domenica; intensità che, a differenza delle partite precedenti, è durata per tutti i novanta minuti. Al di la della concentrazione che sembra ritrovata, a giudicare dalle ultime due uscite il nuovo assetto tattico sembra un abito fatto su misura per questa squadra; gli esterni infatti sono messi nelle condizioni di esprimere tutta la loro esplosività sulle fasce, invece che per vie centrali; gli stessi esterni che sono poi abili a dare una mano al centrocampo in fase di non possesso, garantendo così una maggiore copertura alla difesa.

Tutto questo permette certamente di guardare alle partite che verranno con un discreto ottimismo anche perchè, a differenza del match di Europa League di giovedì, quella dell’altra sera è stata una vittoria ottenuta contro una squadra di ottimo livello.

Ma adesso viene il difficile. Non solo perché mercoledì già si torna in campo, ma soprattutto perchè il Napoli affronterà il Carpi, una di quelle cosiddette “piccole”, che da anni sono uno dei principali punti deboli dei partenopei. Un vero e proprio esame di maturità. Ma un risultato positivo darebbe fiducia e carica per affrontare la madre di tutte le partite, quella con la Juventus, che si disputerà in anticipo sabato sera, in un San Paolo a quel punto verosimilmente pieno.

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