Allarme per i golosi: la Nutella rischia di scomparire

La Nutella, il barattolo di gianduia più amato dagli italiani, rischia di scomparire. Dal vino senza uva al formaggio senza latte fino all’entrata in vigore il primo giugno del regolamento mediterraneo che colpisce telline, cannolicchi e altri pesci della tradizione gastronomica nazionale sono alcune delle recenti prese di posizione dell’Unione Europea che stanno cambiando le tavole degli italiani. L’allarme sulla Nutella è stato lanciato da Francesco Paolo Fulci, ex ambasciatore presso le Nazioni Unite e oggi vicepresidente del gruppo industriale Ferrero International, al termine dei dibattito che si è tenuto al Parlamento europeo sui profili internazionali e che si è concluso con un primo via libera alla normativa che regolamenta le informazioni nelle etichette e la pubblicità del prodotto. In base a questi profili, secondo l’azienda dolciaria, si potranno pubblicizzare solo quei prodotti in cui, su 100 grammi, non vi sia un eccesso di 10 grammi di zucchero, 4 grammi di grasso e 2 milligrammi di sale. ”Non potremo fare nessuna pubblicità della Nutella”, ha spiegato all’agenzia Agi Fulci, che indica nei ”burocrati” europei i mandanti di ”un attentato all’industria dolciaria” e ”alle tradizioni dolciarie italiane”. Gli eurodeputati italiani ”di sinistra, centro e destra”, ha sottolineato Fulci, si sono schierati contro questa normativa, inizio di un percorso che in futuro ”ci obbligherà a trattare il cioccolato come le sigarette, per esempio scrivendo sull’etichetta ‘Attenzione, rende obesi”’ e ”metterà fuori legge” prodotti come la Nutella. ”Noi”, ha concluso l’ex ambasciatore, ”siamo d’accordo che si debba indicare con chiarezza sull’etichetta le calorie e le quantita’ di zucchero ma a scegliere quanto mangiare e come mangiare deve essere il cittadino”.

fonte: take Agi del 16 giugno 2010

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2 Comments on "Allarme per i golosi: la Nutella rischia di scomparire"

  1. Cara Susy hai centrato l’argomento. Posso solo aggiungere che non solo l’Italia è a due velocità ma anche l’Europa. E ovviamente noi siamo dalla parte delle marce basse…

  2. Susy Pepe | 18 giugno 2010 at 15:29 |

    L’Europa legifera spesso senza pensare agli effetti che avrà sul mondo reale quanto viene stabilito nella “stanza dei bottoni”. La norma ormai nota come “anti-Nutella” va a colpire l’azienda italiana leader spending nel settore pubblicitario. Va da sè che crollerà nella nostra nazione un giro di migliaia di milioni di euro all’anno se la Ferrero non potrà più fare pubblicità alla Nutella col cuoco della nazionale italiana di calcio, non potrà fare più pubblicità al Kinder Pinguì con Fiona May e prole, se non potrà pubblicizzare le sue tavolette con i campioni degli sport “minori”.
    Oltre alla Ferrero Spa centinaia di altre realtà, da quelle internazionali alle piccole imprese, si vedrano impossibilitate a comunicare l’esistenza dei loro prodotti. Per queste ultime sarà ancora più dura, perchè la Nutella è uno dei prodotti più amati al mondo e continuerebbe a vivere e ad entrare nelle nostre case col buzz marketing, col passaparola. Ma il dolcetto di pasta di mandorle prodotto dall’azienda familiare siciliana, il pasticcetto a limone che s’inventerà la piccola cooperativa di ragazzi amalfitani che non vogliono andare a lavorare fuori, come faranno ad entrare nel grosso mercato?? Loro saranno quelli più colpiti da questa normativa che sembra volare senza inciampi all’approvazione deifnitiva.
    Ah… un’ultima nota: stando così le cose, quest’anno la Coca-Cola non c’informerà che sta arrivando il Natale (se non in versione light) e la Bauli non ci dirà che a Natale siamo tutti più buoni???

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